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Quando sono i padri a rinnegare i figli

Ci sono poi i figli che sono stati rinnegati dai propri genitori. Il più celebre è Giuseppe Caprotti, figlio di Bernardo, il mitico fondatore dei supermercati Esselunga. Tra il 2003 e il 2004, il padre lo ha estromesso dalla guida dell’azienda, di cui, a 80 anni, ha ripreso le redini. Il padre scrisse del figlio: Giuseppe si è circondato di «ciarpame manageriale». Da film la scena che si svolse nel 2003 quando Bernardo rientrò improvvisamente in azienda destituì in una mattina i tre collaboratori principale del figlio Giuseppe. Si presentò in azienda con quattro Mercedes nere: le prime tre destinate ai dirigenti, la quarta simbolicamente per il figlio.
Tommaso Berger, anche lui ottantenne, ha fondato marchi di largo consumo come Levissima e Caffe Hag. Venduta l’azienda di famiglia, conferì il patrimonio ricavato ad un trust, guidato dal figlio Roberto. In pochi anni, secondo il padre, Roberto avrebbe sperperato quasi tutti il patrimonio con lussi e investimenti sbagliati. Amareggiato e deluso Tommaso racconta pubblicamente questa vicenda in un libro: «Onora il padre».

Astone ribalta la versione dei fatti, riconoscendo invece le qualità manageriali del figlio rinnegato.

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