Anche Roberto Zaccaria si spende per convincere gli elettori del centrosinistra che Bruno Ferrante è il giusto loro candidato sindaco. Il deputato dellUlivo garantisce sulle qualità dellex prefetto per guidare la città, a tal punto che raccoglie firme a supporto della candidatura di Ferrante come lex presidente della Rai fa sapere nel suo «rapporto agli elettori n. 11»: «Ne abbiamo raccolte anche noi un buon numero in varie iniziative».
Niente da eccepire: è davvero un sostegno convinto e, perché no, convincente. E non può che essere così per Zaccaria che si materializza anche allannuncio della discesa in campo di Ferrante, 4 novembre 2005 al Circolo della Stampa: stretta di mano sotto i flash dei fotografi e una dichiarazione che non lascia spazi né a dubbi né a commenti, «la sua candidatura è una cosa bellissima, vinceremo». Certezza granitica che lascia alle spalle però una dichiarazione di non poco conto, un virgolettato di Zaccaria dalle colonne de il Giorno che si è dimenticato e che, quindi, è bene rileggere: «Sul prefetto (Ferrante, ndr) cè unincompatibilità costituzionale. Nel senso che una volta veniva scelto per sostituire il sindaco che non cera. Io non dico che spesso non abbia fatto il supplente di Albertini, e bene. Ma che uno che viene dal Ministero degli Interni possa sostituire il sindaco mi appare come una sorta di commissariamento democratico».
Dichiarazione pronunciata da Zaccaria quando allorizzonte si vagheggiava lipotesi Ferrante.
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