Quante tasse paga Romney? Tutti se lo chiedono. Lui è imbarazzato: "Il 15%"

Polemica sulla dichiarazione dei redditi del più forte candidato repubblicano in corsa per sfidare Obama. Intanto emerge che, per la riforma fiscale voluta da Bush nel 2003 che tagliò le imposte su dividendi e plusavalenze, è cresciuto il divario tra ricchi e poveri

Quante tasse paga Romney? Tutti se lo chiedono. Lui è imbarazzato: "Il 15%"
00:00 00:00

Prima sono stati i suoi avversari repubblicani, Perry e Gingrich in testa, a incalzarlo in diretta tv. Ora l'affondo arriva dalla Casa Bianca: Romney deve far conoscere la propria dichiarazione dei redditi. E sarà difficile, a questo punto, per l'ex governatore del Massachusetts fare finta di nulla prendendo tempo. Nell'ultimo dibattito con i suoi avversari, Romney aveva detto di volerlo fare ad aprile, dicendo che così hanno sempre fatto prima di lui i candidati, una volta ottenuta (se non ufficialmente almeno sulla carta) la nomination del partito. Ma subito è parsa una risposta evasiva. Un prendere tempo ingiustificato. Resosi conto della situazione di difficoltà per il frontrunner del Gop, lo staff di Obama è passato all'attacco.

La mossa della Casa Bianca

"Non spetta a noi ricordare a qualcun altro di pubblicare la propria dichiarazione dei redditi - ha affermato il portavoce della Casa Bianca, Jay Carney - ma si tratta di una tradizione ben consolidata". Carney ha quindi ricordato come Obama, quando era candidato alle presidenziali nel 2008, pubblicò una dichiarazione dei redditi relativa a diversi esercizi, e lo continuò a fare anche dopo essere stato eletto presidente. Il portavoce ha quindi sottolineato come anche gli ex presidenti George W. Bush e Bill Clinton resero pubbliche le loro dichiarazioni dei redditi. Poi la stoccata, pesantissima: "Stiamo parlando di una tradizione - ha aggiunto Carney - che è stata lanciata nel 1968 dal candidato alla presidenza George Romney", il padre di Mitt.

Le tasse che paga Romney

Nell’ultimo dibattito, lunedì sera, Romney ha risposto evasivamente alle richieste insistenti dei rivali repubblicani che lo invitavano a rendere pubblico l’ammontare delle sue tasse. Martedì ha ammesso di pagare circa il 15% di imposte, la percentuale prevista per gli investimenti finanziari. "Qual è l’esatta percentuale che pago? È probabilmente vicina al 15 per cento- ha detto -. Negli ultimi dieci anni i miei guadagni sono derivati soprattutto da investimenti fatti nel passato, più che da guadagni annuali. Ho avuto qualche ritorno dalle vendite del mio libro, ma ho dato tutto in beneficenza. E poi ho avuto entrate come conferenziere, di tanto in tanto, ma non molto". Romney ha dichiarato alla Federal Election Commission un patrimonio netto tra i 190 e i 250 milioni di dollari. Ha inoltre dichiarato che nei 12 mesi precedenti il febbraio 2011, ha guadagnato 300.000 dollari come conferenziere. La maggior parte degli americani pagano fino al 35% di tasse sul proprio salario.

Divario tra ricchi e poveri

Secondo una relazione appena pubblicata del Congressional Research Service, il braccio del Congresso che si occupa di ricerca, il divario tra poveri

e ricchi è aumentato tra il 1996 al 2006 proprio per la riforma fiscale decisa da George W. Bush nel 2003 che tagliò dal 28% al 15% le imposte su dividenti e plusvalenze, favorendo notevolmente gli investimenti azionari.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica