Ma quanti cognati ha Fini

Ma quanti cognati ha Gianbecchino? Con la solita irriverenza il sito Dagospia rilancia la vicenda sollevata da «Lettera 43» sul marito della sorella dell’ex moglie di Gianfranco Fini, Daniela Di Sotto. Il cognato in questione è Antonio Mobilia e l’oggetto dell’imbarazzo per il presidente della Camera sarebbe appunto il «trasloco» di Mobilia, direttore generale dell’ospedale milanese San Carlo, a vantaggio di Giuseppe Rossi. Trasloco forzato avviato su input del presidente della Lombardia, Roberto Formigoni, nonostante la vicinanza di Mobilia al fratello del ministro La Russa. Stando a Dagospia, e dunque a Lettera 43, l’addio dell’ennesimo cognato scomodo di Gianfranco Fini non avrebbe suscitato particolari lamentele da parte del personale della struttura sanitaria: «Tra medici e infermieri non lascia un bel ricordo, ma un buco di quaranta milioni di euro».
Stando alle ricostruzioni giornalistiche il dg potrebbe non vedersi confermata la sua carica dalla giunta lombarda. E questo nonostante le raccomandazioni di Romano La Russa, fratello di Ignazio. Buchi di bilancio, spese discutibili (l’insegna dell’ospedale costata 200mila euro) incidenti di percorso a non finire. L’ultimo, venerdì 17 settembre 2010, quando uno dei nove ascensori è andato in caduta libera per oltre trenta metri. E i passeggeri sono rimasti chiusi all’interno per un’ora abbondante.

Mobilia conquistò le cronache finendo nelle intercettazioni sullo scandalo della clinica degli orrori Santa Rita: agli atti una sua telefonata con il socio unico della Clinica, Francesco Pipitone: «Se ci stanno a intercettà ci arrestano tutti e due», si raccontavano l’un l’altro nel 2007.

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