«Quarant’anni di eccellenza vanno salvati»

È impensabile far fallire il San Raffaele. Qualcuno suggerisce di trasformare la fondazione in ente pubblico, qualcun altro spinge per l’intervento dei «cavalieri bianchi», la cordata di imprenditori che ripiani il mega debito. Ma tutti sono d’accordo sul fatto che l’ospedale debba continuare la sua attività e non certo di sacrificarla. Per primo il presidente lombardo, Roberto Formigoni: «Il San Raffaele è un patrimonio straordinario di competenze e di laboriosità da preservare. Il settore ricerca è molto sviluppato e avanzato, il settore sanità e cura dei pazienti è straordinario e così anche l’università».
Da quarant’anni la fondazione guidata da don Luigi Verzé è uno dei centri di eccellenza lombardi. Il suo punto di forza è l’integrazione tra la componente sanitaria (ospedale e poliambulatori), la ricerca (divisioni e istituti) e la didattica (università e liceo classico).
Il San Raffaele conta più di 700 medici e 1.300 infermieri, è una struttura accreditata con il servizio sanitario nazionale e attrezzata anche per il ricovero in solvenza. Ogni anno registra oltre 60mila ricoveri e quasi 8 milioni tra prestazioni ambulatoriali ed esami di laboratorio. Il pronto soccorso è tra i maggiori dell’area milanese con più di 62mila accessi ogni anno. Sono 47 le specialità cliniche di riferimento organizzate in dipartimenti, suddivisi tra la sede di via Olgettina e la sede distaccata di Turro. Complessivamente le due sedi offrono ai pazienti 1.397 posti letto. A Turro è presente anche il Centro San Luigi, per la cura e la ricerca per le patologie Hiv correlate.
Nel 2009 il San Raffaele, grazie all’intensa attività di ricerca, è stato il primo istituto scientifico in Italia sia per numero di pubblicazioni scientifiche (785) sia per citazioni, ben 3.765 in un anno.
L’indice di produttività è il più alto di tutti gli Irccs italiani. La struttura multidisciplinare, tecnologicamente all’avanguardia e l’interazione continua tra ricercatori e clinici specializzati in diverse aree della medicina, permettono di ottenere risultati tali da rendere il San Raffaele punto di riferimento in Italia, in Europa e nel mondo per lo studio e la cura di molte patologie. Specializzato in medicina molecolare, comprende aree di eccellenza nell’ambito delle patologie cardiovascolari e metaboliche, neurologiche, oncologiche, immunologiche e infettive, e nell’ambito delle malattie genetiche.
La sinergia con l’università interna al villaggio ospedaliero, Vita-Salute, posiziona il San Raffaele «tra i migliori policlinici universitari al mondo».

A sua volta l’ateneo fondato da Don Luigi Verzé ha tre facoltà: Medicina e chirurgia, Filosofia e psicologia e, dal 2010, offre la laurea internazionale in Medicina e chirurgia. L’international medical doctor program è l’unico corso magistrale che abilita alla professione in Europa e Nord America.

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