La vicenda rimane per il momento avvolta nel massimo riserbo, perché polizia e magistratura, che stanno indagando, devono ancora definirne i contorni. Ma sul fatto ci sono pochi dubbi: è stata una violenza sessuale. E infatti cè una vittima, una donna milanese di 40 anni, e un presunto colpevole, un marocchino di 29 anni bloccato dagli agenti e poi finito in una cella di San Vittore.
Lepisodio sarebbe avvenuto martedì, a metà pomeriggio, alla stazione ferroviaria di Monza. Una pattuglia della polizia ferroviaria stava effettuando il solito controllo allinterno dellarea quando lattenzione degli agenti è stata attirata dalle urla e dalle invocazioni di aiuto provenienti da un bagno.
I due poliziotti si sono precipitati dentro, hanno aperto la porta di uno dei servizi scoprendo un uomo e una donna completamente nudi. La donna appena ha visto gli agenti si è lanciata nelle loro braccia gridando e piangendo. Ha appunto raccontato di essere stata trascinata in bagno e quindi aggredita dal nordafricano e da due suoi complici.
Oggettivo il fatto che i due fossero senza vestiti e che quindi stessero consumando un rapporto sessuale. Ma altrettanto ovvio il fatto che questo non fosse voluto dalla donna, che ha gridato a squarciagola per attirare lattenzione e farsi salvare. A quel punto gli agenti hanno aiutato la donna a rivestirsi e bloccato il marocchino, identificato come R.C., senza fissa dimora.
Gli agenti hanno poi accompagnato la vittima in ospedale e il magrebino in carcere. Quindi hanno avvertito il pm di turno a palazzo di giustizia di Monza per avviare linchiesta. Ci sono ancora diverse circostanze da chiarire. Per esempio se il marocchino avesse davvero dei complici, magari fuggiti allarrivo della polizia.
Quarantenne violentata in stazione da un nordafricano
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