(...) di controindicazioni clamorose. Innanzitutto logica vorrebbe che una struttura perfetta non venisse impiegata per soluzioni quantomeno «a rischio». Poi cè laspetto formale. Che sollevano Gianni Plinio, capogruppo di An in Regione, e il suo collega consigliere comunale Gianni Bernabò Brea, che sembrano voler essere gli unici a non andare mai in ferie e a portare avanti la battaglia del partito sfidando anche i loro stessi vertici. Plinio e Bernabò Brea fanno notare che per concedere il sito di Quarto occorreva il via libera della Regione, e quindi era necessario un voto preciso da parte del consiglio. Secondo i due esponenti di An un sito ideale non sarebbe comunque da individuare «allinterno della cintura cittadina e vicino a centri abitati». Ma lex sede dellIit in particolare provocherebbe altri gravi problemi. Lo dimostra, ricordano Plinio e Bernabò Brea, anche la storia recente, con la popolazione in rivolta che costrinse il Comune a cambiare idea dopo aver deciso di insediare a Quarto Alto alcune famiglie di rom. Il Comune sembra averli ascoltati, cercando una soluzione diversa in collina.
Ma cè anche chi non si fida, dopo che lamministrazione aveva preso in considerazione lipotesi Quarto per il campo provvisorio. E il presidente del Municipio Levante, Francesco Carleo, assume una posizione ufficiale. «Non siamo stati informati di nulla, nessuno ci ha chiesto la nostra idea - parte subito allattacco lex maresciallo dei carabinieri -. Se ciò che è stato ipotizzato fosse vero mi troverà pronto a unopposizione dura. Il mio collega Crivello (del municipio Valpolcevera, ndr) fa le barricate e non gli mandano gli zingari, io scavo le trincee e con i miei concittadini difenderò questa zona dallinsediamento.
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