Nel volgere di pochi lustri un borgo delle Marche, Morro d'Alba, è divenuto famoso per una Lacrima allegra, cioè un'uva che sprigiona aromi intensi di frutta e fiori e più precisamene di rosa. Stefano Mancinelli è una sorta di sacerdote del Lacrima. Novità a Morro d'Alba, l'azienda agricola Conti di Buscareto, che possiede 16 ettari del vitigno sul crinale della contrada Sant'Amico. Per dirla tutta, i Conti hanno pure 35 ettari ad Arcevia (zona Verdicchio), 8 nell'area della Doc Rosso Piceno e 10 in quella dell'Esino Rosso. Il Lacrima è proposto addirittura in quattro versioni. Si parte dal Crimà (Igt Marche), giovanissimo, imbottigliato il terzo giovedì di novembre, fratello maggiore di un vino Novello. Il Rosa (Igt Marche Rosato), è sempre vinificato in rovere, ma con brevi macerazioni da pressatura diretta e salassi.
E ancora il Lacrima di Morro d'Alba Doc, con sentori di rosa appassita, sottobosco e leggero boisé. Infine il «vecchie vigne», Lacrima Doc anch'esso, il più complesso e ampio di profumi. Insomma, Lacrime per tutti (ma per una volta dolci).Le quattro Lacrime dei Conti Buscareto
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