Sebastiano, il 14enne travolto da unauto a San Giuliano una settimana fa e morto allospedale Niguarda dopo una lunga agonia, laltra notte ha salvato più di una vita umana. I genitori hanno autorizzato lespianto degli organi del ragazzo ed è stato possibile un vero miracolo. Contemporaneamente i chirurghi del Niguarda si sono trovati di fronte a unaltra donazione di organi, quella di una donna di 50 anni morta a causa di unemorragia cerebrale. E le sale operatorie hanno funzionato tutta la notte, con gli staff al completo e ritmi serratissimi per gli espianti.
Grazie ai due donatori, che hanno donato cuore e fegato, sono state salvate Valentina e Tiziana. Valentina era affetta da una cardiopatia congenita ed era già stata operata tre volte. Tiziana aveva una patologia valvolare ed era al suo secondo intervento. «Anche in questa situazione - commenta Luigi Martinelli, direttore della Cardiochirurgia - lo staff del Niguarda si è dimostrato in grado di gestire situazioni molto complesse».
Léquipe di Luciano De Carlis intanto, con un tour de force incredibile, ha eseguito, due trapianti di fegato. Il caso più complesso è stato quello di un paziente con epatite fulminante: una situazione clinica senza preavviso che costringe al trapianto per la salvezza. Il paziente, sessantacinquenne, in stato di coma durante loperazione, ora è sveglio e sta bene.
Quattro trapianti in un giorno grazie gli organi del 14enne ucciso
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