Quegli strani primati Tempi mondiali o tempi tarocchi?

Ci sarebbe da piangere, ma mettiamoci a ridere. I campionati di Roma sono partiti con una raffica di sei primati del mondo e una mitragliata di altri primatini. Pronti via ed ecco a voi i mondiali dei tempi tarocchi. Serve distinguere: inchiniamoci ai campioni, ad atleti che in acqua dimostrano la differenza gli uni con gli altri, ma cancelliamo i tempi. Inutile farsi prendere in giro. Ci sarebbe perfino da chiedere scusa ai ciclisti: qui esiste un accertato doping tecnologico. Se poi ci sia altro, è difficile dimostrare. Ed allora che fare: credere o non credere? Ha ragione Filippo Magnini: cambiamo i costumi e cancelliamo una parte dei primati.
Spiace dirlo nel giorno in cui Federica Pellegrini abbatte un muro, ma non esiste sport credibile quando i record sembrano ciliegie da mangiarsi una via l’altra. La prima giornata del nuoto è stata esemplificativa: ieri mattina il tedesco Paul Biedermann (costume di una casa italiana) ha tolto a Rosolino il record europeo dei 400 stile libero. Concepibile e comprensibile. Ma nel pomeriggio ha fatto di più: vinto l’oro e cancellato l’ultimo primato di Ian Thorpe con un’ultima vasca da siluro. Ma siluro vero. Era sotto il record di 90 centesimi, lo ha battuto di uno. E non crediate che Thorpe ai suoi tempi facesse l’ultima vasca a ritmo di camomilla. Così non c’è sport credibile. Non c’è sport in cui un’atleta (appunto Biedermann) si migliori di più di sei secondi in un giorno.
Le finali sono state il festival della patacca: ha fallito il primato solo la staffetta americana della 4x100.

Gli altri sembravano sbocciare dalle mani di illusionista: la svedese Sjostrom nella semifinale dei 100 farfalla (record della de Bruijn vecchio di 9 anni), Biedermann ha battuto quello di Thorpe che risaliva al 2002, l’inglese Kukors, nella semifinale dei 200 sl, ha cancellato l’australiana Rice, poi la Pellegrini, la tedesca Britta Steffen (52”22) che ha migliorato se stessa nella prima frazione della 4x100 femminile, e l’Olanda che ha vinto detta staffetta. Ormai i bookmakers non accetteranno più scommesse: troppo facile vincerle. Caro nuoto, spogliati. Meglio nudo che mascherato dai ridicoli costumi dell’inganno.

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