Ci sarebbe da piangere, ma mettiamoci a ridere. I campionati di Roma sono partiti con una raffica di sei primati del mondo e una mitragliata di altri primatini. Pronti via ed ecco a voi i mondiali dei tempi tarocchi. Serve distinguere: inchiniamoci ai campioni, ad atleti che in acqua dimostrano la differenza gli uni con gli altri, ma cancelliamo i tempi. Inutile farsi prendere in giro. Ci sarebbe perfino da chiedere scusa ai ciclisti: qui esiste un accertato doping tecnologico. Se poi ci sia altro, è difficile dimostrare. Ed allora che fare: credere o non credere? Ha ragione Filippo Magnini: cambiamo i costumi e cancelliamo una parte dei primati.
Spiace dirlo nel giorno in cui Federica Pellegrini abbatte un muro, ma non esiste sport credibile quando i record sembrano ciliegie da mangiarsi una via laltra. La prima giornata del nuoto è stata esemplificativa: ieri mattina il tedesco Paul Biedermann (costume di una casa italiana) ha tolto a Rosolino il record europeo dei 400 stile libero. Concepibile e comprensibile. Ma nel pomeriggio ha fatto di più: vinto loro e cancellato lultimo primato di Ian Thorpe con unultima vasca da siluro. Ma siluro vero. Era sotto il record di 90 centesimi, lo ha battuto di uno. E non crediate che Thorpe ai suoi tempi facesse lultima vasca a ritmo di camomilla. Così non cè sport credibile. Non cè sport in cui unatleta (appunto Biedermann) si migliori di più di sei secondi in un giorno.
Le finali sono state il festival della patacca: ha fallito il primato solo la staffetta americana della 4x100.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.