Quei 550mila euro spesi da Tursi per mettere fontane e panchine

«Siamo stanchi di sentir dire che il Comune non ha soldi da investire in aree cittadine. Abbiamo bisogno di interventi in grado di prevenire anche disastri come l’alluvione del 4 novembre scorso. Ci sono delle priorità e come tali devono essere rispettate. È inutile nascondersi e giustificarsi continuamente con il “non ci sono abbastanza fondi nelle casse comunali”». Non usa mezzi termini Stefano Giacomelli residente a Sant’Eusebio che a nome degli abitanti del quartiere chiede una maggiore attenzione da parte delle istituzioni locali. «Chiediamo di spendere, dando la precedenza a difficoltà reali per rendere più vivibile la vita nel nostro quartiere». E l’elenco delle recriminazioni inizia con la piazza di S. Eusebio. «Sono stati spesi 550mila euro per il rifacimento della piazza. Soldi che potevano essere impiegati in modo più utile. Di fatto hanno creato l’area pedonale con fontane e panchine. Ma poco più avanti ci sono i giardini che hanno bisogno di interventi di manutenzione importanti. Siamo stati 5 mesi senza altalena a cestello per i bambini più piccoli. I tappeti morbidi sotto i giochi sono rotti e bucati e i cespugli sembrano boscaglia. E cosa ancor più grave l’illuminazione: quasi nulla».
Ma la protesta degli abitanti di S. Eusebio va oltre. «Cosa ancora peggiore è la situazione delle vie - aggiunge Giacomelli -. Per raggiungere il paese abbiamo quattro strade, due delle quali sono ancora chiuse dall’alluvione di novembre. Parlo della via Valtrebbia e salita S. Eusebio, mentre, la settimana di Natale hanno chiuso al traffico pure via Montelungo che collega direttamente a Bavari, creando non pochi disagi. Questo significa che un residente di Serino che doveva accompagnare i bimbi a scuola, invece di impiegare cinque minuti, doveva fare il giro di Fontanegli impiegando quasi un’ora».
Giacomelli, supportato dalle tante voci del quartiere, alza ancora il tiro: «Con l’inizio del cantiere ci sono grossi disagi per portare i bambini a scuola sia alla materna che alle elementari. Le macchine sono ovunque, sui marciapiedi, sulle righe pedonali accanto ai bidoni della spazzatura.

Con la pedonalizzazione della piazza toglieranno circa una cinquantina di posti auto causando enormi disagi a chi abita qui, agli esercizi commerciali e alla stessa chiesa durante le funzioni religiose. Abbiamo bisogno di risposte concrete che permettano al quartiere di vivere senza troppi disagi».

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