da Milano
I due fondi con sede nelle isole Cayman che hanno acquistato azioni Antonveneta con fondi della Bpi, sono stati scelti - secondo la ricostruzione della Consob - con il deliberato intento di aggirare i controlli dellautorità garante del mercato. In particolare - si sostiene nellatto di accertamento, secondo quanto riporta lagenzia Ansa - la Consob rileva come tra tutti gli hedge fund, la Bpi abbia individuato proprio i due fondi gestiti da Luigi Enrico Colnago che per sua stessa ammissione non aveva mai condotto investimenti in titoli azionari così consistenti. Nel corso del 2005 Colnago invia memorandum sullattività dei fondi a varie istituzioni fra le quali la Bpi. E la Bpi, tramite il direttore finanziario Boni, investe 50 milioni di euro nellActive fund (Af), che il primo luglio ha un patrimonio di 80 milioni di cui 10-12 investiti in Antonveneta e 115 nel Generation fund (Gf), che al 21 giugno vanta un patrimonio di circa 130 milioni di cui 115 appartenenti al gruppo Bpi.
Nonostante questo flusso di denaro, lad Bpi, Gianpiero Fiorani, nel corso dellaudizione in Consob, dichiara di non seguire direttamente gli investimenti della banca delegati al direttore finanziario Boni. Questultimo afferma di ignorare che il fondo Af fosse anchesso di Colnago e di non essere a conoscenza di come i due fondi avessero investito i soldi della Bpi.
Una serie di elementi che per la Consob possono essere considerati indizi che le azioni detenute dai due fondi fossero nella disponibilità della Bpi che poteva utilizzarle nel modo più opportuno.