Quei saldi dell’Aler: un bilocale ai Navigli costa 130mila euro

Reso noto l’elenco degli inquilini dell’Azienda d’edilizia residenziale. In 3 anni ceduti 159 appartamenti, 2mila in vendita. Finora i prezzi sono da affare (per qualcuno). Intanto dal bilancio spunta un buco da un milione per le società partecipate LEGGI L'ELENCO

Quei saldi dell’Aler: un bilocale ai Navigli costa 130mila euro

Un bilocale da quaranta­nove metri quadri in viale Ti­baldi a soli 132mila euro. Un altro più grande, da sessanta metri quadri a centosessanta­due mila euro nella stessa via. E ancora in Mac Mahon 53 metri quadrati si portano via con 97.600 euro, così in via Ricciarelli un bilocale da 60 metri quadri viene via con 117.171 euro. Il trilocale da 78 metri quadri in via Medeghi­no (piazza Abbiategrasso) a 159mila euro. Settantacin­que metri quadri in via Gola (sul Naviglio) costavano 240mila euro. E che dire dei 100 metri in via Giussani, a due passi da Ludovico il Mo­ro (Navigli) che costano 181.869 euro? Prezzi interes­santi, ben lontani dai canoni di mercato, non c’è che dire: solo alcuni degli affari che i milanesi hanno fatto com­prando all’asta le case di Aler. Si tratta di singoli apparta­menti in zone più o meno peri­feriche, alcune certamente in­t­eressanti, come viale Tibal­di, via Gola o Mac Mahon, che sono stati alienati nell’ul­timo triennio, dal 2008 al 2010. In realtà il numero delle ca­se vendite rispetto a quelle messe all’asta non è molto al­ti: si tratta di 26 alloggi vendu­ti su 138 messi in vendita nel 2008, 55 su 228 nel 2009, 78 su 303 nel 2010. La vendita degli alloggi liberi - come spiegano dalla azienda di edilizia resi­denziale pubblica, che ieri è stata ospite della commissio­ne Casa di palazzo Marino -in edifici in cui Aler detiene la maggioranza dei millesimi, viene effettuata tramite asta pubblica, con il sistema di of­ferte segrete in aumento, su un prezzo base fissato dal­l’Agenzia del territorio. L’al­tra fetta delle vendite è riser­vata agli inquilini. Per il 2011 sono previsti 974 alloggi in vendita, mentre i restanti 1336 verranno alienati entro il 2013. Per quanto riguarda gli al­loggi sfitti, invece ammonta­no a 1.968 quelli vuoti di pro­prietà del Comune, cui vanno aggiunti 1.165 di proprietà Aler. Ammontano a 1.860 glialloggi inagibili attualmente in ristrutturazione. Secondo la consigliera co­munale del Pd Carmela Roz­za, però, mancano ancora dei dati:«L’Aler non ha consegna­to il testo della convenzione con Infrastrutture lombarde, che riguarda villette moto bel­l­e in via Del Sarto e il testo del­la convenzione con il Pio Al­bergo Trivulzio con l’ex Marti­nitt».Questo non è l’unica no­ta­polemica che si è sentita du­rante la commissione casa ie­ri a partire dalle discussioni sugli elenchi con nominativi dei 35mila affittuari delle ca­se popolari: l’unico a richiede­re l’elenco completo è stato il capogruppo dei verdi Enrico Fedrighini, mentre la consi­gliera Rozza, ha proposto di restituire il dischetto con i no­minativi. Qualche problema emerso durante la commissione ri­guardo invece le società parte­cipate di Aler. A parlare di qualche problema di «effi­cienza » della società è stato anche lo stesso presidente di Aler, Loris Zaffra. Dall’ultimo bilancio disponibile della so­cietà regionale che gestisce anche gli immobili di edilizia residenziale pubblica emer­ge un buco di oltre un milione di euro causato da una serie di società partecipate. Nel bi­lancio spunta infatti un ripia­namento di 442mila euro.

Enti di dubbia utilità, tanto che ad ammetterlo è lo stesso Zaffra: «Le società controlla­te, che risalgono a periodi lon­tani, sono oggetto di una ri­flessione con Regione Lom­bardia per superarle o elimi­nare quelle che non servono più. Ci sono due gruppi di la­voro specifici. Vogliamo an­che superare le frammenta­zioni in diverse società della partecipate delle varie Aler in fatto di riscaldamento e siste­mi informatici».

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