Un bilocale da quarantanove metri quadri in viale Tibaldi a soli 132mila euro. Un altro più grande, da sessanta metri quadri a centosessantadue mila euro nella stessa via. E ancora in Mac Mahon 53 metri quadrati si portano via con 97.600 euro, così in via Ricciarelli un bilocale da 60 metri quadri viene via con 117.171 euro. Il trilocale da 78 metri quadri in via Medeghino (piazza Abbiategrasso) a 159mila euro. Settantacinque metri quadri in via Gola (sul Naviglio) costavano 240mila euro. E che dire dei 100 metri in via Giussani, a due passi da Ludovico il Moro (Navigli) che costano 181.869 euro? Prezzi interessanti, ben lontani dai canoni di mercato, non c’è che dire: solo alcuni degli affari che i milanesi hanno fatto comprando all’asta le case di Aler. Si tratta di singoli appartamenti in zone più o meno periferiche, alcune certamente interessanti, come viale Tibaldi, via Gola o Mac Mahon, che sono stati alienati nell’ultimo triennio, dal 2008 al 2010. In realtà il numero delle case vendite rispetto a quelle messe all’asta non è molto alti: si tratta di 26 alloggi venduti su 138 messi in vendita nel 2008, 55 su 228 nel 2009, 78 su 303 nel 2010. La vendita degli alloggi liberi - come spiegano dalla azienda di edilizia residenziale pubblica, che ieri è stata ospite della commissione Casa di palazzo Marino -in edifici in cui Aler detiene la maggioranza dei millesimi, viene effettuata tramite asta pubblica, con il sistema di offerte segrete in aumento, su un prezzo base fissato dall’Agenzia del territorio. L’altra fetta delle vendite è riservata agli inquilini. Per il 2011 sono previsti 974 alloggi in vendita, mentre i restanti 1336 verranno alienati entro il 2013. Per quanto riguarda gli alloggi sfitti, invece ammontano a 1.968 quelli vuoti di proprietà del Comune, cui vanno aggiunti 1.165 di proprietà Aler. Ammontano a 1.860 glialloggi inagibili attualmente in ristrutturazione. Secondo la consigliera comunale del Pd Carmela Rozza, però, mancano ancora dei dati:«L’Aler non ha consegnato il testo della convenzione con Infrastrutture lombarde, che riguarda villette moto belle in via Del Sarto e il testo della convenzione con il Pio Albergo Trivulzio con l’ex Martinitt».Questo non è l’unica notapolemica che si è sentita durante la commissione casa ieri a partire dalle discussioni sugli elenchi con nominativi dei 35mila affittuari delle case popolari: l’unico a richiedere l’elenco completo è stato il capogruppo dei verdi Enrico Fedrighini, mentre la consigliera Rozza, ha proposto di restituire il dischetto con i nominativi. Qualche problema emerso durante la commissione riguardo invece le società partecipate di Aler. A parlare di qualche problema di «efficienza » della società è stato anche lo stesso presidente di Aler, Loris Zaffra. Dall’ultimo bilancio disponibile della società regionale che gestisce anche gli immobili di edilizia residenziale pubblica emerge un buco di oltre un milione di euro causato da una serie di società partecipate. Nel bilancio spunta infatti un ripianamento di 442mila euro.
Enti di dubbia utilità, tanto che ad ammetterlo è lo stesso Zaffra: «Le società controllate, che risalgono a periodi lontani, sono oggetto di una riflessione con Regione Lombardia per superarle o eliminare quelle che non servono più. Ci sono due gruppi di lavoro specifici. Vogliamo anche superare le frammentazioni in diverse società della partecipate delle varie Aler in fatto di riscaldamento e sistemi informatici».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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