Quel cippo a Giuliani inneggia alla rivolta
23 Agosto 2005 - 00:00Lidea del Comune «progressista» non è condivisa dalla città
Egregio Direttore Lussana, pur essendo in ferie riesco a leggere il nostro e il suo Giornale ogni giorno. Le sottopongo alcuni pensieri, sparsi, ma connessi.
Il primo è il disgusto totale per lidea così meravigliosamente progressista del nostro amato Comune di costruire il «cippo Giuliani». Io propongo invece la distruzione dello stesso oggetto fino a quando non verrà loro voglia di smetterla di erigere monumenti inneggianti alla rivolta contro le Istituzioni.
Sono certo di trovare amici tra le Forze dellOrdine e tra le persone moderate che ne hanno pieni gli... «zebedei».
Altra chicca: il sì dellAsl alla costruzione della moschea. Suggerisco lilluminante lettura del best-seller di Magdi Allan in cui lautore, tra altre strabilianti verità, dette da un musulmano e non da un plutocrate-sionista-filoamericano, ricorda che, mentre nel cattolicesimo è previsto lincontro della Messa in chiesa come elemento fondamentale, per i Musulmani la moschea è un optional, perché possono pregare cinque volte al giorno ovunque si trovino.
Quindi perché regalare loro un qualcosa di superfluo, senza avere in cambio la costruzione di chiese cattoliche nei loro dannati Paesi e con lormai acclarata certezza che le moschee stesse sono veri e propri covi di fondamentalisti, così come le madrasse, le scuole dove lunica materia di studio insegnata è il Corano?
Unultima annotazione: darei tutto il rilievo possibile, (e aggiungo il mio modesto contributo di assoluta ammirazione quasi stupefatta, specie se confrontata con la pochezza di attributi dei nostri politici) allazione - credo senza precedenti - di Ariel Sharon, che gli uomini di sinistra di ogni tipo considerano una specie di pazzo dottor Stranamore, quasi peggiore di George Bush.
Ebbene, questo Signore ha liberato parte delle terre richieste da Santi Palestinesi, cacciando via i suoi propri correligionari, concittadini, elettori.
Grazie per aver ascoltato un po di pensieri estivi e, come al solito, buon lavoro!
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