Cronache

«Quel palazzo ci salvò dalle bombe»

«Quel palazzo ci salvò dalle bombe»

Caro dottor Lussana, desidero aggiungere qualcosa, peraltro importante, al ricordo di Vittorio Sirianni per il «palazzone» ex Italsider, ora Hotel Bentley. La mia famiglia da sempre abitava in via Corsica, e allo scoppio della guerra (1940) si apprese che i fondi del palazzo, allora indicato come Ilva, erano stati adibiti a rifugio antiaereo. Mio padre era lontano perché ufficiale ed io ricordo che mamma, quando suonava l’allarme, mi portava nel rifugio stesso che si diceva essere uno dei più sicuri della città.
Ricordo anche che il capo-rifugio era molto attento e gentile, e per noi bambini aveva sempre qualche caramella, specie quando i bombardamenti si facevano sentire di più! La mia casa, antistante l’Ilva, fu bombardata, e gli ultimi piani furono distrutti dal fuoco, spettacolo indimenticabile apparso a fine incursione. Ritengo quindi doveroso ricordare non solo le importanti e determinanti per Genova attività dell’Italsider, ma anche l’opera di civiltà e di difesa dei cittadini svolta con la costruzione di un rifugio antiaereo che credo sia stato uno dei migliori della città, sia per sicurezza sia per accoglienza.
Vittorio Sirianni potrà così completare il ricordo dei tempi in cui, grazie anche all’Ilva, Genova era veramente... la Superba!

Mario Lauro
Vorrei aggiungere una «voce» di un installatore secondo il quale l'Hotel è pronto a ricevere i clienti, ma qualora tra tre anni il «business alberghiero» non fosse soddisfacente, con pochi interventi mirati si può passare da un hotel ad un condominio visto che alcuni importanti lavori di tipo impiantistico sono stati predisposti per l'eventuale cambio di destinazione.
Del resto se la Genova di inizio '900 che aveva un «ruolo» ben diverso da quella di oggi, non aveva mai pensato ad un Hotel in via Corsica ma in altre zone della città, forse qualche ragione di fondo c'era perché un turista che alloggerà in via Corsica si sentirà un po' isolato magari non come coloro che pernottano all'Hotel Sheraton presso l'aeroporto i quali però sono o congressisti o persone in trasferta che si trattengono per una notte.
Ad ogni modo l'inaugurazione di un nuovo hotel è sempre un fatto positivo ma noto che già oggi, escluso il periodo del salone nautico, gli alberghi della città sono di rado in condizioni di «tutto esaurito» e poi anche coloro che intendano scegliere un hotel a 5 stelle, forse possono a prenotare allo Splendid di Portofino oppure a Santa Margherita, Rapallo, Sestri Levante che offrono qualcosa di meglio come condizioni al contorno.
Infine un cenno storico sulla «vecchia» Italsider, con certi «detti» sulle segnalazioni del cardinale Siri o dalla curia in generale per dire che, come mi ha confermato un monsignore che è stato segretario del Cardinale Siri che anche tanti di sinistra trovarono aiuto proprio da parte della curia ad entrare in Italsider anche quando l'azienda prendeva informazioni su chi aveva fatto domanda d'assunzione e la relazione riservata, contenente i pettegolezzi del giornalaio, del negoziante del quartiere dove la persona abitava, facevano pensare che la persona...

non fosse un iscritto all'Acli od alla Ac!
Oggi invece, chi chiede un posto, una consulenza o è dei «loro» oppure si deve arrangiare e per questo la città è monocromatica! Saluti.

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