Quel viaggio di Ricucci e Boni

Per Stefano Ricucci, attualmente detenuto con l'accusa di aggiotaggio nell'ambito dell'inchiesta romana sulla fallita scalata alla Rcs, si prospetta ora anche l’accusa di bancarotta per distrazione, vista la situazione in cui si trova la Magiste. E proprio ieri si è appreso che l'immobiliarista romano, l’estate scorsa, è stato accompagnato a Londra dall'ex direttore finanziario della Banca Popolare Italiana, Gianfranco Boni, per ottenere un prestito da Deutsche Bank finalizzato appunto alla scalata del gruppo editoriale. È quanto si è appreso nella ricostruzione dell'incidente probatorio sulla scalata ad Antonveneta da parte di Bpi che ha visto coinvolto lo stesso Boni. Secondo la ricostruzione fatta in aula al Gip Clementina Forleo, l’ex direttore finanziario, insieme a Ricucci, si sarebbe recato a Londra presso la Deutsche Bank per chiedere un prestito destinato all'acquisto di azioni Rcs. Intanto, la procura di Roma si prepara a indagare su Ricucci anche per il reato di bancarotta. La settimana prossima gli advisor della società presenteranno al tribunale fallimentare di Roma la richiesta di ammissione alla procedura di concordato per Magiste, che ha già ricevuto il via libera di Bpi, principale creditore del gruppo dell'immobiliarista romano.

I giudici, previa acquisizione del parere dell'ufficio affari civili della procura (rappresentato dal pm Salvatore Vitello), potranno accogliere la richiesta di concordato o avviare la procedura di fallimento. Ma in entrambi i casi la Magiste entrerà in una situazione prefallimentare e, automaticamente, scatterà l'accusa di bancarotta.

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