Politica

«Quell’anno che inventai la promozione obbligatoria»

Quasi vent'anni fa volli fare l'esperienza di presidente di commissione e, per mia curiosità e diletto, la feci per tre volte in tre zone del paese tra loro distanti (Trieste, Roma e Catania). Pare fosse compito principe del presidente - un po' notarile, in verità - far procedere tutto secondo le regole ufficiali. Un compito che, a causa di alcuni miei irrimediabili difetti - l'egotismo assieme all'eccessivo pragmatismo - mi stava decisamente stretto: l'esame si sarebbe svolto secondo delle regole «mie». Il compito mi era enormemente facilitato dal fatto che le regole ufficiali erano (e non mi stupirei siano ancora) contraddittorie tra loro. L'ideale, insomma, per far conseguire, a ciascun esaminando, qualunque risultato predeterminato. E così m'inventai quelle «mie» regole.
Regola numero 1: tutti gli esaminandi - nessuno escluso - sarebbero stati promossi. Motivazione: se la dozzina d'insegnanti del consiglio di classe - avendo il potere di fare il contrario - aveva deciso di ammettere all'esame uno studente le cui capacità gli sono note da anni, trovavo curioso che cinque insegnanti esterni avrebbero potuto, dopo due prove scritte e un'ora di colloquio, sconfessare il consiglio e tenere il malcapitato sui banchi di scuola per un altro anno. Corollario alla regola numero 1: la commissione esterna avrebbe deciso solo il voto cosiddetto di maturità.
Regola numero 2: per le stesse ragioni della regola numero 1, il voto cosiddetto di maturità sarebbe stato deciso solo in minima parte dall'esame omonimo e in massima parte dal curriculum scolastico.
Regola numero 3: ogni tentativo di imbroglio, sotto qualunque forma, avrebbe fatto crollare il voto (altrimenti già deciso con la regola numero 2) al suo valore minimo (che allora era 36/60). Insomma - dissi ai ragazzi - consegnare un foglio bianco è meno dannoso che imbrogliare. Curiosamente, i ragazzi colsero il messaggio e si adeguarono molto dignitosamente.


Alla fine, come da programma, nella mia commissione furono tutti promossi.

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