E sì che l'aria buona fa bene ai bambini. Tra smog e polveri sottili anche un fazzoletto di terra può fare la differenza. E all'asilo nido di via Cogne, a Quarto Oggiaro, le aree verdi di certo non mancano. A separarle dal nido solo una cancellata. Peccato però che, al posto del parco giochi pensato per la riqualificazione dell'area, invece di bambini scorrazzino topi e scarafaggi.
In stato d'abbandono da anni l'area si è trasformata in una discarica. Non solo semplici sacchi della spazzatura, ma anche televisori, computer, pezzi di sanitari e vecchi mobili. Il grande bazar dei rifiuti: così i 180 residenti che, dai tredici piani delle case popolari di via Carbonia, si affacciano sulla discarica, hanno soprannominato l'ex area verde. A impensierire i residenti anche i rifiuti che si nascondono tra le piaghe del terreno. «Circa un anno fa - racconta Andrea, residente in via Carbonia - sono arrivati alcuni tir. Hanno scavato quattro grosse buche nel terreno e dentro hanno scaricato lo scarto di materiale edile».
Non solo, negli anni scorsi l'area è stata utilizzata come deposito di materiali altamente inquinanti: «Nel 2002 quando è stato rifatto il manto stradale di via Amoretti - dichiara Antonino Carrà - in questo terreno sono stati tenuti tutti i materiali necessari per l'asfaltatura, come per esempio il catrame. C'è quindi la possibilità che parte di questi materiali siano finiti nel terreno. Ecco perché chiediamo un'immediata bonifica della zona».
Non è certo aria salubre, quindi, quella che respira chi si affaccia sull'area abbandonata. E, non lo è nemmeno per i 72 bambini che, di pomeriggio, quando il tempo lo permette, escono a giocare nel cortile dell'asilo nido.
«È vero - ammette la dirigente scolastica Ivana Palmieri - la situazione peggiora di anno in anno, adesso la recinzione che circonda l'area dimessa è divelta in molti punti è ciò rende più facile l'intrusione di estranei pronti a scaricare ogni genere di spazzatura. In questi giorni invierò delle segnalazioni in Comune per far presente la situazione».
E anche se le pantegane non superano la cancellata del cortile del nido, il disagio resta. Ecco perché i residenti hanno deciso di risolvere da sé la situazione: «Prepareremo - dicono - un progetto per la riqualificazione dell'area da presentare in Comune. Vorremmo realizzare un parco giochi e anche un piccolo teatro per spettacoli e cabaret. Questa zona ha bisogno di inziative culturali per scacciare dal quartiere l'ombra della delinquenza». Dall'assessorato alla Casa e dall'assessorato ai Lavori Pubblici di Palazzo Marino arriva però una buona notizia.
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