Il 20 maggio 1859, sul campo di battaglia nei pressi di Montebello, nel lato nord della strada tra Casteggio e Voghera, poche centinaia di cavalleggeri sabaudi sostennero tutto il peso dellattacco del V corpo darmata austriaco fino allarrivo della fanteria francese. Fu grazie alle azioni di quella brigata, composta dai reggimenti di Novara, Aosta e Monferrato, che il 16 settembre di quellanno venne istituito con Regio Decreto nella città di Voghera una nuova formazione, denominata «Cavalleggeri di Montebello». Le affascinanti vicende che hanno portato alla fondazione dellunico reggimento della cavalleria italiana cui origine e nome sono dovuti a un fatto darme è ripercorso ora in un volume ad esso dedicato da Stefano Lucchini e Fabrizio Centofanti, I lancieri di Montebello (Vallecchi, 96 pagg. 12 euro). La ricostruzione, cui si aggiunge un puntuale apparato iconografico, recupera una delle pietre miliari della storia dItalia a partire dalla storica battaglia, prima vittoria dellesercito piemontese. Dei «Verdi Lancieri» si ripercorrono, anche grazie al materiale inedito messo a disposizione dallufficio storico dello Stato Maggiore dellesercito, 147 anni di storia al motto di Impetu hostem perterreo: la repressione del brigantaggio nellItalia meridionale, le azioni di sostegno nella prima guerra mondiale, leroica difesa di Roma nel 1943.
E si arriva ai giorni nostri, con gli scontri in Somalia del 1993 e la perdita del sottotenente Andrea Millevoi, medaglia doro al valor militare e con il servizio di guardia presso la Presidenza della Repubblica e le due Camere. A determinare il legame dei Lancieri con le tradizioni italiane, ma anche limpegno dell8° di Montebello, di guarnigione al Centro ippico militare di Tor di Quinto, nella formazione del processo di pace.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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