Quella gara viziata da troppe irregolarità

E alla fine, delle sette partecipanti in lizza per realizzare lo studio tecnico-scientifico sulla riorganizzazione della rete e i servizi del trasporto pubblico laziale su gomma, ne restò soltanto una. Cioè la It Srl, ovvero la società di cui faceva parte l’attuale direttore generale di Aremol, Antonio Mallamo. Peccato che dopo aver sbaragliato la concorrenza presentando l’offerta economicamente più vantaggiosa, la vincitrice dell’appalto abbia inviato la documentazione necessaria fuori tempo massimo: un’irregolarità sufficiente per rimettere in forse l’esito del concorso, come però non è avvenuto.
Infatti la comunicazione dell’avvenuta aggiudicazione della gara indetta dall’assessorato regionale alla Mobilità arriva nella sede di via Cavour lo scorso 3 luglio. Sconfitte le altre sei concorrenti (Net Engineering Spa, Tps, Kpmg Advisory Spa, T-Bridge Spa, Atac Spa e Centro studi sui Sistemi di Trasporto). Nella missiva, indirizzata dalla Regione a It, si legge che l’impresa aggiudicataria avrebbe dovuto presentare entro i dieci giorni successivi tutta la certificazione richiesta dal presidente della commissione di valutazione Alessandro D’Armini. Nella commissione figura anche Elio Mensurati, segretario del Piano regionale per la Mobilità e attuale consulente di Aremol. E qui c’è la prima sorpresa: come si evince dal verbale del 23 luglio infatti, giorno in cui l’organismo si riunisce per verificare la documentazione (completa) della It, il plico in questione arriva in Regione solo il 16 luglio (ben tre giorni dopo la scadenza del 13 quindi) e all’indirizzo sbagliato, quello della Direzione regionale ambiente.
I tempi per l’aggiudicazione finale e la stipula della convenzione con la ex società di Mallamo si allungano così fino a settembre. Il 31 luglio Alessandro D’Armini lascia la guida della Direzione regionale Trasporti (e quindi la presidenza della commissione) per scadenza contrattuale. Il 12 settembre il Direttore vicario, Maurizio Averardi, invia una nuova missiva alla It in cui si comunica che il procedimento relativo all’appalto si è concluso positivamente e che «nei prossimi giorni si procederà alla stipula della relativa convenzione». Ma, secondo colpo di scena, Averardi non aveva i titoli per firmare quell’atto perché il giorno prima (l’11 settembre) le sue funzioni di Direttore vicario erano passate ad Arcangela Galluzzo con determinazione dirigenziale.


Ricapitolando: l’assessorato regionale ai Trasporti - organo di controllo di Aremol -, aggiudica un appalto a una società di cui faceva parte, fino al febbraio precedente, l’attuale direttore generale di Aremol, Antonio Mallamo, che per due anni e mezzo era stato contemporaneamente membro dei Cda dell’ente regionale e della suddetta It Srl, entrambi operanti (seppur con finalità diverse) nel campo della mobilità. Come se non bastasse, la stessa gara è viziata da due irregolarità procedurali. E la sgradevole sensazione è che se davvero queste ultime si rivelassero le uniche anomalie, ci sarebbe quasi da sentirsi sollevati.

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