Quella strage scomoda che conoscono in pochi

Come ogni anno ci apprestiamo alla commemorazione dei duecento bambini rimasti uccisi in un bombardamento, durante la Seconda Guerra Mondiale, nella loro scuola elementare nel quartiere di Gorla; e come ogni anno ho la sensazione che questa tragedia sia conosciuta ancora troppo poco. Forse scontiamo troppi anni di silenzio, nei quali Gorla probabilmente era considerata una strage «scomoda» da ricordare e per troppo tempo Gorla per molti milanesi è stata solo una fermata della linea rossa della metro. Quel 20 ottobre 1944 una formazione aerea angloamericana sganciò le bombe su una zona abitata del Milanese, priva di qualsiasi obiettivo militare. Uno degli ordigni si abbatté sulla scuola elementare «Francesco Crispi». Sotto le macerie rimasero 205 bambini e il corpo docente. È assurdo constatare che i colpevoli di questa strage, benché conosciuti, non siano mai stati processati. Ogni anno, il 20 ottobre, a Gorla viene celebrata la messa davanti agli abitanti e agli alunni che ora frequentano la «Francesco Crispi», alla presenza delle istituzioni: è un doveroso omaggio alle vittime di quel feroce bombardamento, in quanto è giusto ricordare con pari dignità tutte le vittime di un periodo storico che non può e non deve passare al vaglio di una morale e di una storiografia a geometria variabile. Ma forse è ancora troppo poco. Bisognerebbe infatti fare in modo che in tutte le scuole d’Italia i piccoli martiri di Gorla vengano ricordati come monito, affinché ci sia l’impegno di tutti per far diventare la sicurezza degli studenti una priorità. Infatti anche in tempo di pace troppo spesso si verificano tragedie causate da calamità naturali o da crolli negli edifici scolastici ed è assurdo che nei banchi di scuola si possa trovare la morte.

Per questo proporrò al ministro Gelmini che il 20 ottobre diventi la Giornata dedicata alla Sicurezza degli studenti nelle scuole. Un modo per rendere omaggio alle piccole vittime di Gorla, tutelando la sicurezza dei bambini nelle loro scuole.
*Vicepresidente Commissione Cultura Camera

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