La Quercia boccia Penati

(...) Psicodramma di un centrosinistra allo sbando messo in scena nell’aula di Palazzo Isimbardi, dove gli azzurri nero su bianco stimano positivamente la decisione della giunta provinciale di «aderire all’accordo di programma» voluto dalla Regione Lombardia - e sottoscritto pure da Anas, ministero delle Infrastrutture e Provincia di Lodi - per procedere spediti nella realizzazione della Tangenziale est esterna milanese (Tem).
Posizione più che «apprezzabile» poiché, chiosa il capogruppo Bruno Dapei (Fi), con «quell’accordo si definiscono azioni, modalità e tempi per garantire la realizzazione della Tem e il potenziamento della mobilità nell’area». Come dire: impensabile che la maggioranza non condivida le scelte dell’esecutivo guidato da Filippo Penati.
Ma l’inverosimile accade: il dibattito consiliare sconfessa l’operato della giunta, getta nel cestino della carta straccia l’ordine del giorno presentato da Forza Italia e sottoscritto pure da Alleanza nazionale e, attenzione, fissa dei paletti sul fronte delle infrastrutture. «Con “se”, “ma” e “però”, Quercia e Margherita limitano ogni decisione dell’amministrazione di via Vivaio» annota il capogruppo di An, Giovanni De Nicola: «Dando testimonianza di afasia intellettuale, tirano fuori un ordine del giorno identico a quello della Casa delle libertà ma con l’aggiunta di postille che, di fatto, frenano l’accordo di programma firmato da Penati e dall’assessore provinciale alla Mobilità Paolo Matteucci».
Già, forse è davvero troppo per Ds e Margherita far seguire i fatti alle parole e concretizzare l’impegno assunto dall’inquilino di Palazzo Isimbardi. E come risultato resta l’imbarazzo di qualche consigliere di maggioranza - «siamo costretti a questo anche dal clima da baci Perugina che esiste tra Penati e Letizia Moratti» - e rimane la certezza degli azzurri, «questi non conoscono il valore del dialogo e del confronto».


Ma agli osservatori non sfugge che questo è il primo ostacolo messo di traverso dal centrosinistra al loro presidente: «Prova che sono in crisi, che la scelta di Penati di far entrare l’Udeur in giunta è malvista dai compagni ds che perdono così un assessorato» confida un pentito della Margherita. E, intanto, in giunta c’è chi fa quadrato per difendere Penati dai compagni.

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