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Sci: Sofia Goggia trionfa nel supergigante di Beaver Creek
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«Questa sarà la mia Ferrari Gli altri? Temo solo Schumi»

Fernando, che cosa si aspetta?
«Di lottare per il titolo. Voglio il mondiale piloti, voglio quello costruttori».
Il 28 gennaio la Ferrari presenterà la nuova Rossa.
«L’anno scorso ero arrivato solo a inizio anno e la macchina era già pronta. Questa avrà in sé i tanti piccoli, continui aggiustamenti introdotti nella passata stagione in base anche alle mie indicazioni. Per cui, per me, sarà molto meglio».
Si sente il leader Ferrari?
«Sì, un leader, ma non il leader della squadra».
Ali mobili da regolare con i pulsanti, il kers che produce energia in frenata da usare in accelerazione, quanti comandi in più sul volante.
«Sì, sarà una F1 più complessa che ci e mi farà perdere un po’ di concentrazione di guida».
Sull’errore di Abu Dhabi, c’è chi le imputa che un pilota leader avrebbe dovuto avere l’ultima parola prima di rientrare per la sosta.
«Si perde e si vince assieme. Comunque ogni minuto dedicato a pensare ancora ad Abu Dhabi è un minuto regalato ai rivali».
Ali mobili, kers, le nuove regole per aumentare i sorpassi, le gomme Pirelli?
«Sono abbastanza ottimista e, come stile di guida, sento di poter approfittare di queste novità. Anche dell’approccio più aggressivo della Pirelli, quanto a degrado delle gomme».
Ha analizzato la stagione 2010, gli errori commessi?
«Sì, e so, e sappiamo esattamente dove era necessario migliorare. E l’abbiamo fatto».
Un pilota impara più dai fallimenti o dai successi.
«È chiaro che quando trionfi può capitare di non fare un’analisi approfondita. Invece quando sbagli vai più nel dettaglio. Tuttavia guardate che il 2010, per noi, per me, resta un anno di successo».
Lei, Vettel, Hamilton, Button e Schumi. Cinque campioni del mondo al via. Chi teme di più?
«Michael… È quello che ha vinto di più. E l’anno scorso ha dovuto affrontare tante novità, il rientro, l’auto che aveva problemi. Non è che ha dimenticato come si guida. Con la macchina a posto è quello che temo di più».
E Vettel?
«All’inizio sarà il favorito, perché da campione in carica non ha più nulla da dimostrare per cui guiderà meglio».
E Massa?
«Ho totale fiducia in lui, nei test, insieme, dobbiamo portare al massimo livello la macchina, dobbiamo essere un pilota solo in due persone. Sì, sarà uno dei favoriti per il titolo e se la nostra auto dovesse rivelarsi la migliore, allora ce lo giocheremmo noi due».
Fisicamente come sta?
«Speravo di essere più magro, ma sono rimasto fermo sul divano otto giorni a causa di un infortunio, una contrattura in allenamento. È impossibile restare concentrati da marzo a novembre, per cui sto lavorando tanto per farmi trovare al massimo nei momenti più difficili».
Qualifica meno importante con tante possibilità di sorpasso?
«Dobbiamo vedere… Credo che pole, partenza e prima curva resteranno fasi cruciali».
Dica di Valentino.
«Lo conosco da un po’. È simpatico, eccezionale, è il migliore pilota del mondo e forse lo resterà per sempre.

Difficile riuscire a ripetere quanto ha fatto. E poi, per quanto è amato in tutto il mondo, è come avesse vinto un titolo in più: quello della passione».
E la vostra sfida auto-moto?
«Ci stiamo lavorando, aspettatevi delle sorprese per dicembre».

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