Un ministro lo si immagina scartabellare su una scrivania colma di fogli o su unauto blu con la ventiquattrore poggiata sulle ginocchia. Gilberto Gil invece, dal 2003 ministro brasiliano della Cultura, è possibile incontrarlo ad un concerto con la chitarra in mano. Stasera torna al festival Latinoamericando di Assago, pronto a far ballare anche chi di politica non si interessa. Con più di quarantanni di carriera alle spalle, Gilberto Gil è riconosciuto come uno dei massimi rappresentanti del «tropicalismo», corrente che mischia fra loro generi diversi, quali bossa nova, samba, reggae e ritmi caraibici. Il tutto con uninfarinatura tipica del nord-est del Brasile (xote, xadado, afoxe baiao). Nato nel 1942 a Salvador de Bahia, una delle metropoli più povere del paese, Gilberto Gil cresce fra i duelli musicali dei «violeiros», cantanti e chitarristi. Comincia a esibirsi sul finire degli anni Cinquanta alle feste di paese. In poco tempo affina la sua tecnica alla chitarra e nel 1965 registra il suo primo album, Louvacaò. Divenuto famoso in tutto il Brasile, Gil collabora con Caetano Veloso e altri big della scena musicale sudamericana. Oppositore del regime militare, lartista decide di impegnarsi in politica con movimenti per i diritti civili.
Proprio per questo, anni dopo, Lula lo chiama al suo fianco, affidandogli addirittura un ministero.Gilberto Gil, Festival LatinoAmericando, DatchForum Assago, via Di Vittorio, info 0322-47679, ore 21.30, ingresso 20 euro
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.