«Da questi giovani un tipo di comunicazione innovativo»

Presidente Massimo Ferrarini, che tipo di esperienza e quali opportunità concrete offre «movi&co.» a un aspirante regista?
«Movi&co. non è soltanto un concorso, ma rappresenta una concreta opportunità per i giovani di avvicinarsi al mondo della comunicazione video con la possibilità di trovare occasioni di crescita professionale. Il fulcro del concorso, insieme ai giovani, sono le aziende, che decidono di scommettere su un tipo innovativo di comunicazione proposta dai giovani creativi. Il risultato è di grande e reciproca soddisfazione per questi due “mondi”».
Quanti dei ragazzi che si sono aggiudicati il concorso, continuano a lavorare nel settore?
«Tanti, e non sono solamente i vincitori ad avere occasione di trovare un ingaggio: in molti casi anche concorrenti di talento che non sono stati premiati hanno poi trovato sbocchi professionali grazie alla visibilità ottenuta con movi&co.. Molte le aziende in questi otto anni di attività che hanno spesso proseguito nella collaborazione con il videomaker anche dopo il concorso per nuovi progetti di comunicazione».
Quali sono le qualità da cui non può prescindere un giovane videomaker?
«La capacità di coniugare la propria creatività alle necessità delle aziende committenti, trasformando la propria creatività in professionalità, imparando a dialogare con l'azienda, ma allo stesso tempo guidando l’azienda a dialogare con i nuovi linguaggi della comunicazione audiovisiva».


Quali saranno le novità dell’edizione del prossimo anno?
«Punteremo sicuramente sulla responsabilità sociale d’impresa, soprattutto nel campo ambientale: un tema che pensiamo le imprese abbiano bisogno di comunicare con originalità e sensibilità, due caratteristiche che non mancano nei nostri videomaker. E il tema del sociale offre grandi possibilità di espressione, come dimostra la vittoria di quest’anno del video “Emergenza” dedicato ad Avis Milano».

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