Bisogna arrivare fino a Bombay per trovare quella che il successo di pubblico e il popolo di Internet hanno incoronato come nuova regina della bellezza mondiale. Le prove non si discutono: ci sono in rete 17mila siti a lei dedicati, uno, di gusto vagamente feticista, è in onore dei suoi occhi magnetici, che dopo la sua morte ha deciso di donare alla scienza. Lei è Aishwarya Rai, ex Miss Mondo (nel 1994): un metro e 70 daltezza, 55 chilogrammi di peso, pelle ambrata, lineamenti delicati e allo stesso tempo decisi, gli occhi che sfumano in un mosaico di colori. Da Kabul a Kuala Lumpur è il volto più conosciuto di Bollywood, la mastodontica industria indiana del cinema con un«audience» potenziale di 5 miliardi di persone, il doppio di Hollywood, e che produce 3 film al giorno, comprese le festività. Da piccola voleva fare il medico: «Neurochirurga o psichiatra. A scuola i miei voti erano alti, ero quella che voi chiamate una secchiona. Avrei potuto studiare quello che volevo, ma ebbi paura di non farcela. Temevo che tutta quella sofferenza avrebbe potuto toccarmi nel profondo dellanima. Così mi iscrissi ad architettura, una perfetta combinazione tra arte e scienza. Ma nel 1994 la mia vita si è trasformata per sempre». Da allora copertine e gloria. Aishwarya, simbolo di Bollywood, lanno scorso è stata inserita da Time tra le cento persone più potenti del mondo.
Ricca, potente, famosa, bellissima. Eppure nei film indiani, la Rai non ha mai girato una scena di sesso: «Credo che sia un riflesso della nostra società. Naturalmente la gente si bacia e, anzi, ha una vita sessuale intensa. Non dimenticate che questa è la terra del Kamasutra, ma agli angoli delle vie di Bombay o di Calcutta non vedrete mai una coppia che si lascia andare a effusioni. Neppure che si abbraccia, perché non siamo abituati a manifestazioni fisiche in pubblico. In privato si fa tutto, ma mai sotto gli occhi degli altri».
Così Aishwarya non ha mai dato un bacio sullo schermo, neanche nella pellicola di 007 alla quale ha partecipato. «Decideremo se attraversare il ponte solo nel momento in cui lo avremo raggiunto. Vediamo la sceneggiatura, vediamo la scena, ne discutiamo. Mi studio la parte, faccio le modifiche che ritengo opportune e poi vediamo. Di certo posso assicurare che non poserò mai nuda e che non interpreterò mai scene di sesso. Mi è capitato più volte di tagliare dai copioni passaggi troppo hard. E dire che io sono una passionale».
Dice così perché un suo bacio farebbe scandalo: «Diventerebbe un caso nazionale. Ne parlerebbero giornali e televisioni. In molti mi criticherebbero, altri si schiererebbero dalla mia parte. Comunque, al momento, restiamo nel campo delle ipotesi.
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