Qui hanno tutti ragione intanto Balotelli si perde

Visti dal di fuori, hanno tutti ragione. O comunque hanno tutti le loro buone ragioni. Allora, ricapitolando.
1. Ha ragione Mourinho quando chiede che Balotelli, già grandissimo giocatore, diventi almeno un po’ uomo. Il tecnico ha ragione quando pretende che un ragazzino di 20 anni, per quanto fuoriclasse, si alleni esattamente come i celebrati campioni di 35 anni. Ancora, e non ultimo: Mourinho ha ragione quando cerca di fare il proprio mestiere in senso totale, cioè insegnando ai giocatori, soprattutto ai più giovani, come si sta al mondo, almeno al mondo del calcio. La leadership non si esprime solo con il 4-4-2 o il 3-5-2.
2. Ha ragione Moratti quando cerca di fare il presidente sensato in mezzo alla baraonda dello spogliatoio, rimanendo una stella polare per tutti quanti: per Mourinho e i giocatori che chiedono rispetto dal ragazzino, ma anche per il ragazzino che ha qualche attenuante nell’età e nei trascorsi di vita. Ha ragione, sempre Moratti, quando dice che Balotelli è un patrimonio tecnico troppo interessante, in chiave futura, per pensare di sbarazzarsene sui due piedi. Con la fatica che si fa a scovare talenti, non è il caso di farsi prendere dalla fretta e dalla rabbia quando se ne trova uno. Sì, ha ragione anche Moratti, come dargli torto.
3. Ha ragione Balotelli quando dice che ormai è completamente esasperato. A meno di vent’anni, si trova addosso un peso che piegherebbe anche un socratico. I pubblici di tutta Italia lo fischiano, il suo lo fischia, i compagni lo prendono a calci nel didietro, il mister vuole educarlo usando però anche sgradevoli mezzi da Car Fanteria, come urlargli figlio di nella magica notte di San Siro contro il Barcellona. Dicono che il ragazzino se la sia cercata, che si meriti tutto questo. Ma Balotelli ha ragione nel pensare che alla sua età, forse, ci sarebbe ancora spazio per qualche tenerezza. Non c’è dubbio: persino Balotelli, per molti versi, ha ragione.
4. Ha ragione Materazzi, lui portavoce e rappresentante dell’intero spogliatoio, quando dice che con Balotelli le ha provate davvero tutte, e che ormai restano solo i calci nel sedere. Ha ragione quando sostiene che per nessuna ragione al mondo, nemmeno per l’allenatore più odioso dell’universo, un giocatore dovrebbe mai buttare alle ortiche la maglia della squadra. Cosa obiettare, chi può dire il contrario: davvero, anche Materazzi ha ragione.
5. Ha ragione il procuratore Raiola, che magari non avrà i modi e la postura di un ambasciatore, ma che ad un certo punto non regge più la tensione del momento e si lascia andare ad un’enorme bischerata, dicendo più o meno: «Nessuno ha chiesto a Mourinho di educare Mario, lui pensi solo ad allenarlo». Sì, è una solenne bischerata, perché in qualunque posto di lavoro il capo ha il diritto-dovere di porsi come guida, se non vogliamo dire morale, diciamo almeno comportamentale, soprattutto nei confronti dei ragazzi più giovani. Eppure anche Raiola ha ragione, perché in qualche modo deve difendere il suo assistito, a qualunque costo e con qualunque mezzo, persino sparando bischerate, specialmente adesso che non lo difende più nessuno.
6. Ha ragione Lippi quando dice che non lo sfiora nemmeno l’idea di convocare Balotelli per il Mondiale. Spiega che ha bisogno di un gruppo coeso e massiccio, non di casi umani imprevedibili e inaffidabili. Il ct ha ragione quando dimostra almeno coerenza di scelta: se ignora Cassano, non si vede perché non debba ignorare Balotelli. Se proprio deve perdere il Mondiale, vuole perderlo con i fedelissimi. Magari non sono ragioni che noi tifosi comprendiamo pienamente, però non c’è dubbio, in un certo modo anche Lippi ha ragione.
Strano caso, lo strano caso Balotelli. Nessuno ha ragione in assoluto. Diciamo che ciascuno ha ragione dal proprio punto di vista, o almeno ha molte buone ragioni. Però, a forza di avere tutti quanti ragione, l’unico fatto certissimo che abbiamo sotto gli occhi è la probabilissima perdita del nostro talento migliore.

Che si rovini con le proprie mani, oppure che se ne vada a cercare fortuna molto lontano dall’Italia, il risultato non cambia. Lo stiamo perdendo, e non si intravede una sola possibilità di recuperarlo. Questa la verità. Senza falsa modestia: nel mio piccolo, penso di avere ragione anch’io.

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