QUI ROMA

da Roma

Una falsa partenza. La Roma inizia nel peggiore dei modi il ciclo della verità. Contro la Juventus i giallorossi inanellano la seconda sconfitta esterna consecutiva e in molti sono pronti a scommettere che De Rossi e compagni avessero già la testa al Real. Un alibi, ma non basta. Il modulo tanto caro a Spalletti sta diventando prevedibile e difficile da realizzare quando la velocità di rotta scende sotto il livello di guardia. Taddei è lontano parente dell’esterno che equilibrava il gioco, Perrotta ha perso i galloni dell’incursore e Totti cerca di reagire ai dolori: «State tranquilli, il Real mi porta fortuna. Dobbiamo voltare pagina». Il test-verità si chiama Real, primo nella Liga ma sconfitto 2-1 dal Betis nell’ultimo match costato caro a Marcelo che, infortunato, salterà la Roma come Robinho, Pepe, Saviola, Metzelder e Sneijder. «Spero che passi il Real – confessa Cannavaro - ma attenzione a Totti: non gli si può concedere nulla. Con Francesco ho un buon rapporto, anche se dopo il Mondiale ci sono state un po’ di polemiche. Sui giornali sono uscite frasi riportate male.

De Rossi? Lo porterei a Madrid». In casa Roma tre possibili novità rispetto a Torino: i ritorni di Juan e Panucci in difesa (che in allenamento litiga con Aquilani costringendo Spalletti e Conti a fare i pompieri) e Giuly al posto di Taddei.

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