Qui Samp: «La Uefa è più importante del risultato dei cugini»

Per la punta non c’è fretta. Dessena è un colpo senza «follie», Padalino la sorpresa

Qui Samp: «La Uefa è più importante del risultato dei cugini»

Beppe Marotta, parte la nuova avventura.
«Siamo pronti, anche se bisognerà subito dimenticare l'ottimo campionato della passata stagione: dobbiamo essere consapevoli che tutti ripartono da zero».
Come è nata l'opportunità Dessena?
«È stata un'operazione nel rispetto della nostra filosofia: c'è stato un investimento importante sul costo del cartellino, però c'era un ingaggio in piena sintonia per un giovane tra i più interessanti del panorama italiano insieme a Cigarini. Abbiamo sfruttato l'opportunità, anche grazie al rapporto di amicizia che ci lega al presidente del Parma Ghirardi».
Un voto al mercato della Samp fino a questo momento?
«Siamo molto soddisfatti perché siamo riusciti a confermare l'"impianto" della squadra e l'allenatore che ci hanno portato ad ottenere risultati importanti».
Per i tifosi è derby sempre, anche sul mercato?
«La serie A è composta da 20 squadre ma è chiaro che il fascino della stracittadina rappresenti un campionato nel campionato. Ma è giusto che ognuno segua la propria strategia».
I tifosi si aspettavano qualche colpo in più?
«Ripeto, la cosa importante è quella di aver dato continuità al nostro progetto: dall'acquisto a titolo definitivo di Cassano alla conferma di altri elementi, ad esempio come Sammarco».
Per l'attaccante, il pubblico blucerchiato sta sognando: arriverà un big?
«Diciamo che quello sarà l'ultimo pezzo del mosaico. Il nostro obiettivo è completare la squadra entro la fine del mese».
Ma quanti ne mancano all'appello?
«Uno soltanto. Abbiamo Cassano, Bellucci che sta recuperando in fretta e Bonazzoli. Al momento siamo così, ma vogliamo vedere cosa succede anche nelle altre squadre, comprese le grandi».
Se facciamo il nome di Crespo?
«Ad oggi mi sembra una pedina molto importante per l'Inter, per il futuro vediamo».
Un giocatore su cui puntare?
«Abbiamo molte aspettative su Padalino, un ragazzo che seguivamo da tempo. È un ’83, lo abbiamo acquistato a titolo definitivo: secondo noi può fare bene, e ripercorrere la strada di Maggio».
Meglio riconquistare la qualificazione in Coppa Uefa o arrivare davanti al Genoa?
«Dicevo prima che la stracittadina è importante, è giusto che in città ci sia questo campanilismo ma è anche vero che bisogna guardare in un'ottica più ampia e in questo senso scelgo il piazzamento Uefa».
A proposito, quanto interessa la vetrina europea?
«Alla Coppa Uefa ci teniamo tantissimo e ci farebbe piacere superare più turni possibili e magari arrivare in semifinale».


Ci rivediamo tra dieci mesi, la Samp dove arriverà?
«Sarà un torneo spaccato in diversi tronconi. Noi e altre squadre come Fiorentina, Napoli, Palermo, Genoa e Udinese siamo nella fascia di quelle squadre che potranno lottare per un piazzamento in Europa».

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