Quindicenne massacra la fidanzatina per il video su Facebook

María Dolores era per tutti gli amici semplicemente Maore, una adolescente di quattordici anni con la testa sempre impegnata a fantasticare su storie d'amore romantiche, come solo si sognano a quell'età. Sergio è un suo coetaneo, carino, con la faccia da angelo e i capelli castani che gli cadono sulla fronte. Ha solo un anno in più, e lei gli va dietro senza essere sempre corrisposta.
Fino a venerdì scorso la relazione tra i due ragazzi di Ripollet, paese in provincia di Barcellona, era scorsa via liscia tra gli alti e bassi improvvisi dell'adolescenza. Poi, quella che poteva essere una qualsiasi storia di teenager, è sfociata in un crimine così efferato da lasciare senza fiato la Spagna intera, che ancora si chiede da dove è potuta uscire tanta violenza.
Secondo quanto si è appreso ieri dalla ricostruzione della polizia catalana infatti, venerdì sera, verso mezzanotte, Sergio ha chiesto un appuntamento a Maore e, dopo averla portata in un luogo isolato, l'ha massacrata: colpendola con una barra di ferro, pugnalandola, poi sgozzandola. Poi la mattina dopo è andato, tranquillo, a giocare a pallone. Il cadavere era talmente martoriato che i medici non riuscivano a stabilirne l'età. A scatenare una violenza così inaudita sarebbe stato, sempre secondo gli inquirenti, un video che la ragazza avrebbe pubblicato su Facebook, dove i due adolescenti erano stati ripresi mentre si baciavano. Quando Sergio scopre il video scrive infatti subito in chat a Maore: «Ho appena perso tutta la fiducia in te!! Perché hai messo il nostro video in Facebook?». È arrabbiato, perché ha già una fidanzata e ha paura di essere scoperto. Maore probabilmente si giustifica, tentando di celare che quel video era la realizzazione di un suo sogno, come appare chiaro dal suo fotolog, dove tutto gira attorno a quella fatidica relazione.
Sergio chiede di vederla un attimo. «Lui le ha detto che le avrebbe fatto una sorpresa e lei credeva veramente che le avrebbe chiesto di uscire», hanno raccontato le compagne di scuola a La Sexta. Così Maore scende in scarpe da tennis dicendo ai suoi che sarebbe risalita subito. L'amante si presenta con l'amico Luis, che adesso è accusato di omicidio ed è agli arresti domiciliari come Sergio, e i tre si avviano verso il luogo del crimine, secondo le ultime persone che li hanno visti. Per la polizia resta da capire se entrambi i ragazzi hanno partecipato all'omicidio o se Sergio abbia fatto tutto solo, come afferma l'amico.
Per i coetanei la condanna è dura e, pure, violenta.

«Dovete morire», «sarà meglio per voi che non usciate dal carcere, se no non durate neanche un minuto», sono alcune delle migliaia di minacce e insulti che amici, conoscenti e sconosciuti stanno lasciando sul blog di Sergio, la pagina personale di questo ragazzino criminale dove al TvTb si è adesso sostituita la parola «assassino».

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