Quinto difende il suo mercato di via Filzi dal possibile «scippo» di Nervi

Il mercato di via Filzi a Quinto non si deve toccare. Proprio no. Ed è inutile che qualcuno tenti di screditarlo, facendo pubblicità negativa. Quelle bancarelle servono, eccome. «Primo, aiutano a mantenere le strade pulite, nel senso che almeno così la puliscono, altrimenti non passano mai. Secondo, aiutano gli affari». E se a dirlo è la proprietaria di una panetteria, c’è da credere che sia proprio così.
In breve, la vicenda. Il mercato di Quinto è il primo in ordine di tempo che dovrà affrontare la ridistribuzione degli spazi visto che da martedì traslocherà dal piazzale della stazione a via Filzi. Il Comune insieme alle associazioni e ai sindacati hanno poi stabilito che ogni cambiamento e ogni ridistribuzione dei posteggi seguirà la stessa norma per tutta Genova. La regola base è quella che chi è sulla piazza da più anni, avrà diritto di scegliersi per primo il posto dove andare. Ora sulla sistemazione dei banchi, ma ancor più sulla presenza vera e propria del mercato, c’è stata qualche polemica.
«Qualcuno a Nervi vorrebbe riavere il mercato lì e per questo fanno pubblicità negativa perché non venga da noi. Ma noi siamo d’accordo con commercianti e abitanti della zona per tenerlo qui - spiega Vanessa Viviani, proprietaria del panificio di via Filzi -. Mandando una mail al Comune, insieme al Civ Quinto al mare siamo riusciti a far spostare i banchi dall’altra parte della strada in modo che non coprissero le vetrine».


A dire il vero, il mercato che ora è alla stazione di Quinto, deve ancora traslocare in via Filzi. «Li devono mettere la prossima settimana. Ma c’è stato ostracismo da parte di qualche membro del consiglio municipale. Invece noi lo vogliamo valorizzare».

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