Quinto smonta la maledizione

Francesca Nacini

Dimenticate Cristoforo Colombo, dimenticate il concetto di maledizione e già che ci siete anche le persecuzioni azteche alla Johnny Depp: sono bastate, infatti, ventiquattr’ore e la leggenda della maledizione di Quinto si è dissolta nel nulla. La disgrazia capitata allo sbarco del pesce, infatti, ad un pescatore della cooperativa Luigi de Ferrari di Noli (e non come erroneamente detto ieri ad un membro dell’associazione dilettantistica Rio S. Pietro) non ha impedito lo svolgimento della Festa del Mare in programma, sulla spiaggia Bagnara, per il pomeriggio di domenica. Anzi, l’iniziativa è stata un vero successo secondo gli organizzatori che, dopo la doverosa commemorazione del pescatore mancato all’affetto dei suoi cari, hanno comunque garantito alle migliaia di persone convenute cibo e intrattenimento in quantità. E per il pesce nessun sequestro: a far rimandare la frittura dei cicciarelli non è stata la polizia giudiziaria, ma il buon senso dei pescatori di Noli che, dato il lutto improvviso, hanno preferito rimandare a data da destinarsi il proprio contributo al divertimento del quartiere.

Smontata la leggenda a Quinto non resta che proiettarsi verso il carnevale in programma per febbraio 2007 e naturalmente consegnare il ricavato della giornata al «Fondo Malattie Renali del Bambino» dell’Istituto Gaslini: perché se un po’ di sfortuna quest’anno c’è stata nulla può fermare il buon cuore e lo spirito di solidarietà dei cittadini genovesi.

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