Francesca Angeli
da Roma
I dati sullaffluenza alle urne per il referendum sulla fecondazione assistita del 12 e 13 giugno verranno comunicati dal ministero dellInterno «come è sempre avvenuto sia per le elezioni, sia per i referendum». A poche ore dallapertura delle urne, il Viminale mette un punto fermo sullultima e anche inedita polemica tra referendari e astensionisti. Oggetto del contendere unabitudine fino ad ora mai messa in discussione, ovvero il fatto di rendere noto il numero delle persone che si sono recate alle urne durante il corso delle votazioni. Ma dato che il raggiungimento del quorum è il cuore del confronto e che nelle ultime consultazioni popolari non è mai stato conquistato non sorprende che gli astensionisti più agguerriti abbiano tentato anche questa strada.
La proposta è stata lanciata due giorni fa da Francesco Cossiga. Lex presidente della Repubblica, in aperto dissenso con chi vuole modificare la legge e fervido sostenitore dellastensione nel timore di derive eugenetiche «alla Mengele», si è dichiarato perplesso sullopportunità di diffondere i dati dellaffluenza alle urne. Proposta subito rilanciata dal capogruppo Udc alla Camera, Luca Volontè, che sconsiglia «di comunicare i dati sullaffluenza fino alla chiusura delle urne» e chiede pure di non diffondere sondaggi riferiti al raggiungimento del quorum che potrebbe influenzare in modo improprio gli elettori. Ma persino il suo collega di partito, il ministro per i Rapporti col Parlamento, Carlo Giovanardi, non è daccordo con Volontè. «Non si possono cambiare le regole del gioco durante la partita», dice Giovanardi, pur essendo dichiaratamente a favore dellastensione. Ed è probabilmente anche con Giovanardi che deve essersi consultato il ministro. Pisanu prima di annunciare ufficialmente il rispetto della prassi aveva spiegato di voler consultare «i parlamentari» sullargomento. Dai capigruppo di Camera e Senato diessini, Luciano Violante e Gavino Angius, era arrivato un insistente invito a diffondere i dati, come è sempre stato fatto, mentre un gruppo di parlamentari della Cdl, tra i quali Antonio Palmieri di Forza Italia ed Alessio Butti di Alleanza Nazionale, aveva chiesto di non diffondere i dati ad urne aperte. Alla fine evidentemente ha prevalso la scelta di una prassi consolidata. I dati verranno quindi diffusi alle ore 12, 19 e 22 di domenica e alle ore 15, ovvero a chiusura urne, di lunedì. «Bene - commenta Giovanardi -. Il non voto deve prevalere ma nel pieno rispetto della legalità e delle regole consolidate per lo svolgimento del referendum».
Ma davvero i dati sullaffluenza in corso dopera potrebbero influenzare il comportamento dei cittadini? Certamente sì secondo il direttore del Tg5 Carlo Rossella. «Sullaffluenza parziale sono abbastanza daccordo con Cossiga - dice Rossella -. In ogni caso spetta al Viminale decidere sulla circolazione dei dati riguardanti laffluenza parziale».
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