Le quotazioni alle aste? Sono come quelle della Borsa

La quotazione del tartufo segue le procedure delle azioni. Ha una borsa con quotazioni basate sull'asse domanda-offerta. Non solo. Ogni zona d'Italia ha il «suo» borsino. Per esempio, pochi giorni fa, il tartufo bianco pregiato dei colli bolognesi ci è stato «prezzato» a 220 euro all'etto, specificandoci che «la quotazione è destinata a salire. Quest'anno dobbiamo fare i conti con una scarsa produzione, ma di qualità altissima». All'inizio di ottobre un'analisi della Coldiretti ha indicato «la quotazione di 250 euro all'etto per le pezzature medie di 20 grammi al borsino del bianco di Alba», mentre sono attorno ai 150 euro all'etto ad Asti ed oscillano tra i 150 ed i 100 euro all'etto ad Apecchio nelle Marche. «Si tratta - sottolinea la Coldiretti - di valori leggermente inferiori a quelli dello scorso anno in cui nello stesso periodo le quotazioni avevano raggiunto i 300 euro all'etto al borsino del tartufo bianco di Alba. Valori comunque lontani a quelli del recente passato con una media per quello di Alba di 350 euro nel 2013, di 500 euro nel 2012 fino ai 450 euro all'etto del 2007».

Ma quest'anno c'è un motivo d'orgoglio in più visto che è stata presentata la candidatura della Cultura del tartufo a patrimonio immateriale dell'umanità, sotto l'egida dell'Unesco. Obiettivo è tutelare - sottolinea la Coldiretti - un business stimato in mezzo miliardo tra fresco e trasformato.

PaPe

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