Avevano minacciato di invadere Milano con «mille trattori», i produttori di latte che da sei giorni mantengono un presidio davanti al Pirellone avevano predisposto la loro invasione per ieri mattina (ultimo giorno per prorogare i termini dei pagamenti legati alle quote latte). Ma il piano di contenimento predisposto dalle forze dellordine li ha fermati. I mezzi degli agricoltori sono stati bloccati sulle strade che portano al capoluogo lombardo, o addirittura prima che potessero lasciare le città di origine, anche fuori Lombardia. Una trentina di trattori sono stati fatti fermare in provincia di Parma, in provincia di Cremona, a Paullo, alle porte di Milano. Roberto Cavaliere, presidente di Copagri Lombardia Copagri (Confederazione dei produttori agricoli) ha stigmatizzato «il comportamento provocatorio della Questura di Milano: così non si fa altro che inasprire gli animi di gente già esasperata» Ha poi aggiunto: «La posizione espressa ieri dal ministro Giancarlo Galan è un atto irresponsabile che antepone conflitti interni alla maggioranza rispetto a un interesse prevalente che deve essere la tutela delle aziende e la salvaguardia di decine di migliaia di posti di lavoro». «Certo - ha continua Cavaliere - non resteremo a guardare e venderemo cara la pelle continuando con le mobilitazioni». Gli agricoltori insistono per la rateizzazione delle multe. Renzo Bossi ha chiesto di «congelare le scadenze dei pagamenti in attesa dei risultati delle indagini: è importante conoscere se corrisponda alla verità lo sforamento delle quote che in passato è stato attribuito al nostro Paese». Il presidente Formigoni ha ricordato che la Regione ha sempre difeso gli agricoltori «che rispettano le regole del gioco, che sono il 95-97 per cento e che la linea seguita è concordata con le organizzazione sindacali». Palazzo Pirelli ha ricordato che «sono stati erogati a 36mila 761 aziende agricole lombarde fondi per oltre 500 milioni di euro, in cambio dellimpegno da parte di ciascuna azienda a rispettare regole aggiuntive e vincolanti che riguardano la coltivazione dei terreni, lallevamento degli animali, la conduzione complessiva delle aziende agricole». Viviana Beccalossi (Pdl) ha accolto con soddisfazione la posizione del ministro Galan: «Da tempo aspettavamo dal governo parole chiare.
Il ministro ha dichiarato che le multe relative alla legge 119 vanno pagate, e in tal senso ha portato ampia documentazione della comunità europea. Coldiretti, Fedagri, Confagricoltura e Cia, si sono dichiarati a favore di Galan».Quote latte, la questura blocca i trattori I produttori insistono: «Difendiamo il lavoro»
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