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La rabbia del centro storico: «La sindaco? Mai vista»

La rabbia del centro storico: «La sindaco? Mai vista»

Un coro unanime: «Il sindaco Marta Vincenzi ci ha lasciato soli, noi commercianti, a presidiare il centro storico e a combattere il degrado. Mai un aiuto, mai neppure una visita nei nostri negozi. Ma non per questo ci arrendiamo!». La rabbia degli operatori commerciali della città antica è raccolta dal consigliere regionale del Pdl, Gianni Plinio, che, all’indomani delle minacce al suo indirizzo apparse in corso Gastaldi, dedica l’intera giornata a percorrere i caruggi e a incontrare la gente. L’esponente del Popolo della libertà non è nuovo a questi sopralluoghi, che non si limitano alla campagna elettorale, ma sono ormai diventati «una consuetudine - spiega egli stesso - di rispetto e considerazione per gli sforzi fatti quotidianamente da chi nel centro storico abita e lavora, e meriterebbe maggiore attenzione da parte del Comune e del sindaco in particolare». Plinio, scortato con discrezione da tre poliziotti in borghese, stringe mani e dialoga: davanti a lui, di volta in volta, i titolari della rosticceria e del negozio di frutta e verdura della Maddalena, quelli della pescheria e della latteria di via Orefici. La piccola delegazione al seguito del consigliere regionale ricandidato all’assemblea di via Fieschi passa dalla Commenda a Porta dei Vacca, da Pré a San Luca.

Dovunque, si mette in evidenza «l’accanimento di Tursi nell’inasprire le tasse di occupazione suolo, fino al 300 per cento, agli ambulanti regolari, mentre gli abusivi imperversano senza nessun intervento di repressione!». Ma - conclude Plinio - è confortante sentire che «la rabbia giustificata non si trasforma in rinuncia. Nessuno si rassegna, tutti vogliono il cambiamento. E noi - promette - vogliamo assecondarli».

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