È uno dei principali esponenti della dissidenza democratica laotiana e dà vita a unintensa campagna di informazione, a livello internazionale, «per far sentire - dichiara - la voce dei compatrioti senza voce e senza diritti, che subiscono persecuzioni, repressioni anche di carattere religioso e assenza di libertà dopinione e di manifestazione»: per questo, lei, Vanida Thephsouvanh, presidente del Movimento Lao per i diritti delluomo e membro del Partito Radicale Transnazionale, è venuta anche a Genova, dove oggi (alle 17 e 30, nella sala del Consiglio di circoscrizione Medio Levante in via Mascherpa 34 rosso) tiene una relazione su «Indocina libera, il caso Laos 30 anni dopo».
Lincontro, organizzato dallAssociazione radicale Adelaide Aglietta, sarà introdotto da Pasquale Ottonello (Forza Italia), presidente della circoscrizione, Marta Vincenzi (Democratici di sinistra), parlamentare europea, Eugenio Massolo (Ds), assessore provinciale allIstruzione, e Alessandro Rosasco (Comitato nazionale radicali italiani). È previsto anche un contributo al dibattito di alcuni militanti radicali «detenuti per 15 giorni nelle carceri laotiane»: Silvja Manzi, Bruno Mellano e Massimo Lensi.
A proposito della sua visita a Genova, Vanida Thephsouvanh ha sottolineato, fra laltro, come «la città capoluogo della Liguria sia molto attenta e generosa, e a questo proposito - aggiunge lesponente della dissidenza laotiana - mi auguro che i cittadini genovesi si appassionino alla realtà del mio Paese anche se è molto lontano dallItalia. Spero soprattutto che siano in tanti a venire al convegno pubblico nella sala della circoscrizione Medio Levante. So che non resterò delusa».
Per quanto riguarda lattuale situazione del Laos, Vanida ricorda che «il regime comunista e totalitario del Partito popolare rivoluzionario ha derubato i laotiani della loro libertà di espressione, circolazione, religione e associazione.
Dal canto suo, Alessandro Rosasco conferma che «lAssociazione radicale Adelaide Aglietta ha scelto di ricordare anche a Genova la tragica vicenda del Laos, nel tentativo di squarciare il velo di silenzio e ignoranza che ancora avvolge il Paese cosiddetto dei milioni di elefanti».
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