Il Tribunale di Milano ha accolto la richiesta del Comune di Milano di costituirsi come parte civile nel procedimento penale con rito abbreviato contro Giovanna Pesco, per la quale il pubblico ministero ha chiesto ieri una condanna a sei anni, e contro la figlia Anna Cardinale.
Lamministrazione comunale, come parte lesa, ha chiesto un risarcimento complessivo per 560mila euro per danni patrimoniali e allimmagine. «Il Comune - spiega il vicesindaco Riccardo De Corato - ha sempre denunciato tempestivamente labusivismo sulla base delle segnalazioni dei gestori. Basterebbe dire che già nel 2000 aveva notificato lo sfratto dellappartamento occupato dalla signora Gabetti, ma il Tar in sospensiva ha annullato il decreto di rilascio, salvo ricredersi 10 anni dopo nelludienza di merito. Tocca poi ai giudici dimostrare maggiore severità nel punire questo reato, visto che ancora oggi il 30 per cento delle denunce viene archiviata».
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