Ormai, è un vizio. Una volta ogni due o tre mesi, Sulla cresta dellonda rinuncia a occuparsi della critica delle trasmissioni in corso per trasformarsi in un gioco di segnalazione dei gioiellini radiofonici che potrebbero venire, alla ricerca del palinsesto dei nostri sogni. Partendo da una certezza, quella sul capo: Sergio Valzania, direttore di Radiodue e Radiotre, potrebbe essere luomo giusto per gestire una raffica di novità eteree. Più nel senso delletere, che nel senso della consistenza, ovvio. E, insieme a lui, potrebbe lavorare una squadra con Bruno Socillo di Radiouno per linformazione; Linus di Radio Deejay per la capacità di crescere insieme al proprio pubblico; i fratelli Hazan di Radio Montecarlo e 105 per le atmosfere; gli artigiani di Rtl 102,5 e di Radio Italia Solo Musica Italiana e i pubblicitari che stanno lanciando molto bene la nuova R101.
Fatti i radiofonici, bisogna fare la radio. E vale la pena di cominciare dal riassunto delle puntate precedenti della radio dei sogni. Ad esempio, la voce calda di Arnaldo Bagnasco, attuale presidente di Palazzo Ducale a Genova, potrebbe riportare lo stile di Mixercultura e di Aspettando... anche in radio, rimontando come in un meccano delletere alcuni momenti storici delle onde medie e della modulazione di frequenza italiana.
Per raccontare la storia, ci piacerebbe laffabulazione di Giordano Bruno Guerri che, in passato, è stato capace di commuovere e commuoversi con le sue storie di uomini, Edda e Galeazzo su tutti, durante il fascismo.
Poi, avevamo individuato nel passato radiofonico di Jovanotti, nel suo ritorno ad essere anche deejay, la via giusta per un divertimento leggero e spensierato. Ovviamente - visto che fermare il tempo è impossibile e anche inutile - servirebbe un Lorenzo attualizzato con le botte di poesia racchiuse in quel gioiellino musicale che è Buon sangue.
Per lo sport in radio, invece, il nostro viaggio nelle idee ci ha portato a pensare a un programma con molti opinionisti, simile a quelli, ottimi e abbondanti, che vanno in onda su Radio radio. E allintervento di Filippo Grassia e della sua Moviola alla radio direttamente durante le partite e non alla fine degli incontri. Il che, per Tutto il calcio minuto per minuto, sarebbe una svolta epocale.
Per quanto riguarda linformazione, andando a spulciare fra gli archivi radiofonici, abbiamo trovato una voce che ci piacerebbe incontrare di nuovo in onde medie e in modulazione di frequenza. La voce, perfettamente radiofonica, è quella di Antonello Piroso che, nel 1994, giocava a fare su Rtl il giornalista sottomesso «Aldo Tappeto».
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