Raffica di furti in tutta la provincia

Ladri scatenati, tra mercoledì e ieri, a Genova e in alcuni centri dell’entroterra. In corso Firenze hanno scardinato e svuotato del contenuto un distributore automatico di profilattici installato fuori da una farmacia. A Serra Riccò, approfittando dell’assenza del proprietario, i ladri hanno forzato la porta di ingresso di una villa ed hanno rubato gioielli e denaro per un valore stimato in alcune decine di migliaia di euro. Sempre nello stesso Comune, in via Gennero, i ladri hanno messo a segno un colpo in un abitazione. Sono spariti millecinquecento euro ed un diamante del valore di circa diecimila euro. A Savignone, dopo aver forzato la porta di ingresso di un alloggio, i malviventi hanno portato via denaro e gioielli per cinquemila euro.
I carabinieri hanno effettuato anche un sopralluogo per un furto ad una trattoria nel centro storico di Genova. I ladri hanno rubato dalla cassa poco meno di duemila euro. Furto fallito, invece, in via Don Minzoni. Disturbati dalla proprietaria che stava rientrando nel suo alloggio, i ladri sono fuggiti dalla finestra della camera da letto senza rubare nulla.
E, sempre in tema di ladri «sfortunati» c’è anche il caso del cileno che è stato riconosciuto per strada dal carabiniere di quartiere di Portoria.
Il militare ha subito chiesto l’intervento dei suoi colleghi. Un 35enne cileno, con precedenti e senza fissa dimora, è stato sottoposto a fermo. L’accusa di cui deve rispondere è quella di furto aggravato in concorso. L’extracomunitario, infatti, secondo le indagini dell’Arma, avrebbe messo a segno un furto da seimila euro in una tabaccheria in via XX Settembre il 14 agosto, ed uno da duemila in un centro di telefonia, lunedì scorso, sempre in via XX settembre, nel cuore del centro cittadino. Lo straniero avrebbe agito con altri tre complici tra cui due uomini, anch’essi cileni, che sono già stati identificati sulla base dei riconoscimenti fotografici dei proprietari degli esercizi svaligiati.

Gli investigatori dei carabinieri sarebbero già sulel loro tracce. Ancora da accertare, invece, l’dentità del terzo ladro. Al momento dell’arresto il cileno era in compagnia di uno dei suoi complici che, però, è riuscito a fuggire.

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