Agostino Da Polenza è il presidente del comitato Everest-K2 del Cnr. Alpinista di fama internazionale con un grande passato di scalatore sullHimalaya. Ora organizza spedizioni, per gruppi di appassionati scalatori, sulle grandi vette del mondo.
Immagino avrà già sentito del record del piccolo Jordan Romero?
«Finalmente. Era ora da adesso largo ai giovani, anzi vista letà largo ai giovanissimi. È un traguardo di tutto rispetto, ma è anche vero che siamo lontani dal mito dellimpresa. Oggi lEverest lo scalano un po tutti. La vera differenza la fa lossigeno».
Quindi per lei cosè unimpresa?
«Sicuramente quella che faranno quattro giovani scalatori il prossimo 10 giugno sul versante cinese del Karakorum. Una parete assolutamente vergine, mai scalata in precedenza. Tutto verrà effettuato senza lausilio di ossigeno artificiale».
Quindi lei è favorevole a questo tipo di scalate, un po per tutti?
«Esistono ed è bene che ci siano. Queste scalate pacchetto per le agenzie danno la possibilità a quasi tutti di coronare il raggiungimento della vetta più alta. Ma nulla può intaccare il mito dei primi grandi scalatori».
Ci sono grandi scalatori capaci di realizzare grandi imprese, seguendo la grande tradizione alpinistica italiana?
«Ci sono grandi scalatori in giro che fanno cose importanti: su tutti in prima fila metterei Simone Moro, grande scalatore dotato di una grandissima esperienza.
Quindi letà più indicata per affrontare le grandi scalate?
«Credo che letà più giusta sia intorno ai 18 anni, ma senza limiti per nessuno così come è stato per Jordan».
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