Alessandra Miccinesi
Pirati, regine e orsi allassalto del grande schermo. Dopo aver bruciato ogni record storico in materia di incassi e aver battuto la concorrenza sul tempo (il film è in programmazione da mercoledì in 31 sale) Pirati dei Caraibi - La maledizione del forziere fantasma di Gore Verbisnki, seconda puntata della saga fantasy ispirata al pirata dandy Jack Sparrow (Johnny Depp), sta raccogliendo ottimi frutti. Aspettando il capitolo conclusivo della trilogia in uscita lanno prossimo, il bistrattato Jack Sparrow, sempre aiutato dallapprendista Will (Orlando Bloom) e dalla di lui fidanzata Elizabeth (Keira Knightley), sarà chiamato a pagare il debito di sangue contratto a suo tempo con il comandante dellinfernale veliero «Olandese Volante». Ritmi da videogioco e una spiccata vena dark aggiungono brividi a una pellicola culto che non deluderà i fan. Fresca di applausi per la strameritata Coppa Volpi conquistata al Lido, lattrice Helen Mirren è The queen (Alhambra, Atlantic, Cineland, Eurcine, Fiamma, Giulio Cesare, Jolly, King, Maestoso, Ugc Parco Leonardo, Warner Parco de Medici, e in originale al Nuovo Olimpia). Il bel film di Stephen Frears, ritmo eccellente e cast superbo (James Cromwell, Alex Jennings), rievoca i fatti senza colorare la storia. Allindomani dellincidente parigino in cui persero la vita Lady Diana e il fidanzato Dody, la famiglia reale inglese in vacanza a Balmoral pensò di mantenere un basso profilo negando dichiarazioni ai media e rifiutandosi di tornare a Londra per il lutto. Questo atteggiamento, giudicato offensivo dai sudditi affranti per la morte della «principessa del popolo», rischiò di appannare laura di Elisabetta II, dapprincipio contraria a concedere funerali principeschi allex nuora. Per fortuna, a ben consigliare la sovrana pensò il rampante neoministro Tony Blair (Michael Sheen) il quale usò la diplomazia a mo di grimaldello per scardinare le ferree convinzioni, ma soprattutto ammorbidire leducazione vittoriana della regina, e indurla a scegliere la ragion di stato anziché il protocollo.
Ancora un film verità con The road to Guantamano di Michael Winterbottom e Mat Whitecross. Premiato con lOrso dArgento per la regia allultima Berlinale, tra orrore e finzione la pellicola racconta lodissea di quattro inglesi di origine pakistana, in viaggio per Karachi, che nel 2001 passarono la frontiera con lAfghanistan. Scambiati per terroristi dallAlleanza del Nord, vennero spediti nella prigione-lager di Guantanamo dalla quale uscirono solo in tre, dopo due anni di umiliazioni e torture (Holiday, Eden, Ambassade, Roma, Ugc Parco Leonardo, e Warner Parco de Medici). Aria di festival col documentario L'Orchestra di piazza Vittorio di Agostino Ferrente.
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