La Rai in crisi di nervi. E Mediaset gongola

Dopo il sorpasso su "Affari tuoi" e le pungolature la sfida sugli show si fa ancora più tesa

La Rai in crisi di nervi. E Mediaset gongola
00:00 00:00

Addirittura il dibattito su cosa sia la cultura in televisione. La sfida dell'access prime time tra Raiuno e Canale 5 sta generando reazioni inaspettate. Da un lato c'è la Tv di Stato con i nervi tesi perché i dirigenti non si aspettavano la débâcle di Stefano De Martino e dei pacchi di Affari tuoi che, giovedì, per il terzo giorno consecutivo, sono stati battuti dalla Ruota della Fortuna: 22,7 contro 24,6 per cento di share. Dall'altra c'è Mediaset che, forte della vittoria in una fascia oraria che nella passata stagione perdeva moltissimo, gongola. E il suo ad Pier Silvio Berlusconi non solo stappa champagne (tanti spettatori, tanti soldi in più di spot), ma, dall'alto dei risultati, può prendersi anche una rivincita su decenni di critiche alla sua televisione pop. "I nostri concorrenti vanno in onda con un gioco che non è un gioco, in cui si vincono tanti soldi solo legati alla fortuna, senza nessun merito e nessuna reale prova da superare. Noi qui stiamo riportando nelle case degli italiani l'amore per la lingua italiana", ha detto Berlusconi jr davanti alle telecamere entrando in studio per ringraziare personalmente Gerry Scotti. Parole che hanno girato il coltello nella piaga del direttore del prime time Rai Williams Di Liberatore, che ha risposto con un comunicato: "Se i parametri del confronto, sorprendentemente citati in questi giorni, sono rappresentati da argomentazioni quali la qualità editoriale, la valorizzazione della lingua e della cultura, possiamo sostenere con orgoglio che per la Rai costituiscono territori consolidati mentre per altri continuano ad oggi essere scarsamente esplorati".

In realtà, la strada che da parecchio tempo i vertici del Biscione hanno intrapreso di scrematura delle esagerazioni trash, di aumento dei programmi di qualità e di approfondimento, stanno portando frutti anche in termini di ascolto. Prova ne è, ultima in ordine di tempo, lo spazio dedicato l'altro ieri alla scomparsa di Giorgio Armani con gli speciali Zona Bianca, Diario del giorno su Rete 4 e Speciale Tg5: Addio al Re, mentre la Rai non ha fatto speciali serali.

Tornando alla sfida dell'access, nelle prossime settimane l'ad Berlusconi dovrà prendere una decisione complicata: alla presentazione dei palinsesti a luglio aveva assicurato che Striscia la notizia sarebbe tornata in onda da novembre. Difficile pensare che, con questi risultati della Ruota che portano tanti soldi nelle casse, si possa fare il cambio.

Anche Gerry Scotti, durante le registrazioni dell'altro giorno, ha scherzato con il pubblico in studio (le frasi non sono andate in onda): "Vi dico che ci vedremo fino alle castagne e probabilmente starete con noi fino al panettone". Di sicuro, comunque, si dovrà trovare una collocazione per il Tg satirico, colonna portante di Canale 5 per quasi 40 anni, per cui si sta studiando una veste rinnovata.

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica