Roma - Con una lettera ufficiale di Padoa-Schioppa a Prodi il governo si prepara a silurare il Cda della Rai, ancora a maggioranza di centrodestra. La prossima settimana il consiglio dei ministri discuterà il disegno di legge di riforma della Rai per cambiarne le regole di governance e superare l’attuale situazione di "stallo perdurante" nel Cda, come scrive il ministro dell’Economia al premier. Lo ha spiegato in conferenza stampa a Palazzo Chigi il sottosegretario alla presidenza Enrico Letta al termine del cdm di oggi. "Prodi ha informato il Consiglio dei ministri di una lettera di Tommaso Padoa-Schioppa che informa circa la situazione di stallo perdurante e di crisi gestionale della Rai. Prodi ha informato il cdm della volontà di scrivere al presidente della commissione Vigilanza Claudio Petruccioli di trasmettere lettera in modo tale da rendere questa vicenda, la crisi, una vicenda che trovi nelle sue sedi proprie una discussione", ha detto Letta. "Prodi ha annunciato al prossimo cdm che il governo presenterà il ddl di riforma sulla governance Rai", ha aggiunto.
Petroni, licenziato Il ministro delle Comunicazioni, Paolo Gentiloni, ha detto che Padoa-Schioppa ha comunicato alla Rai che si è interrotto il rapporto di fiducia con il proprio rappresentante nel Cda Angelo Maria Petroni, in quota Udc, il consigliere che fa "pendere" la bilancia dalla parte del centrodestra, e ha chiesto alla tv di Stato di convocare l’assemblea. Il Pdci ne chiede la testa: "È giunto il momento di dire basta a questa paradossale situazione di stallo nei vertici del servizio pubblico, una palude che porta con sé immobilismo e programmazione scadente. O il governo sostituisce il suo rappresentante in Cda, come prevede la legge, oppure è meglio che vadano tutti a casa e si ricominci da zero". Hanno detto Nicola Tranfaglia, membro della commissione di Vigilanza, e Gianni Montesano, responsabile informazione del Pdci.
Bondi: "Spero intervenga Napolitano" "Mai nella storia della Rai era stato rimosso dal governo un consigliere di amministrazione. La decisione è chiaramente illegale". Lo dice il coordinatore di Forza Italia Sandro Bondi secpondo il quale "la legge sulla Rai garantisce l'indipendenza dei consiglieri di amministrazione". "Spero che il Presidente della Repubblica - dice Bondi - supremo garante della nostra democrazia, possa intervenire per ristabilire le condizioni minime di agibilità democratica e per evitare ulteriori lacerazioni politiche di cui l'Italia non ha bisogno".
Bonaiuti: "Mai nella storia un caso simile" "Quello di Padoa Schioppa è un tentativo inaccettabile di attacco contro il Consiglio di Amministrazione regolarmente in carica, un tentativo per di più insostenibile dal punto di vista giuridico". Lo dice Paolo Bonaiuti, vice Presidente della Commissione di Vigilanza Rai, per il quale mai nella storia della Rai si era giunti ad una revoca del genere da parte del governo.
Mastella: "Si dimettano tutti" Si dimetta tutto il Cda della Rai e si elegga un nuovo Consiglio di amministrazione con presidente all’opposizione. Lo afferma il ministro della Giustizia, Clemente Mastella, commentando la sfiducia del ministro dell’Economia, Tommaso Padoa-Schioppa, al consigliere Angelo Petroni indicato dal Tesoro.
Fini: "Prodi ascolti Mastella" "Il ministro Mastella richiama la maggioranza a un elementare dovere di correttezza istituzionale e di equilibrio al vertice di una azienda pubblica quale è la Rai", attacca il leader di An, Gianfranco Fini. "Sarebbe di una inaudita gravità se Prodi non tenesse conto dell’invito del guardasigilli e favorisse una logica lottizzatoria per accontentare qualche segmento della sua maggioranza".
Schifani: "Pronti a paralizzare i lavori del Senato" "La decisione del governo di sfiduciare il consigliere della Rai sarebbe un golpe senza precedenti - dichiara il capogruppo di Forza Italia a Palazzo Madama, Renato Schifani - in palese contrasto con la legge. Di fronte ad una simile gravissima iniziativa saremmo costretti a rispondere paralizzando i lavori del Senato".
Capezzone: "È lottizzazione continua" "L’Unione vuol cacciare Petroni per avere mano libera": così Daniele Capezzone presidente della Commission Attività produttive della Camera "Alla Rai e sulla Rai passano gli anni - aggiunge - ma la sostanza resta la stessa.
La sortita dell’Unione nei confronti di Angelo Maria Petroni è volta ad ottenere campo libero, senza neppure bisogno di trattative o intese (censurabili anch’esse, ovviamente), e lottizzare a proprio piacimento, come del resto cercò di fare la Cdl a suo tempo".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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