Lui, Mohmmed Deif, limprendibile capo dellala militare di Hamas, è fuggito ancora. È scappato ferito e sanguinante, come già altre tre volte in passato. Stavolta, però, sè lasciato dietro un massacro. Sotto le rovine del palazzo di Gaza, sbriciolato allalba di ieri dalle bombe israeliane destinate a lui e ai suoi comandanti, sono rimasti i cadaveri di 13 persone. Anche Deif stavolta rischia di non sopravvivere. Nel pomeriggio i militanti di Hamas hanno preso dassalto il reparto rianimazione dellospedale di Gaza imponendo ai medici di curare alcuni comandanti in condizioni disperate.
Fra i 13 cadaveri raccolti tra le macerie del palazzo cerano uomini delle Brigate Ezzedin Al Qassam ma anche dei civili. Il raid ha spazzato via la famiglia di Babil Abu Selmeya, un conosciutissimo esponente di Hamas docente alluniversità di Gaza. Allobitorio i soccorritori hanno allineato i corpi del professore militante, di sua moglie e di altri sette figli. Il professore, proprietario del palazzo, si era probabilmente offerto di ospitare il vertice dei capi militari di Hamas. Le vittime della seconda fase delloffensiva Pioggia destate non si fermano qui. I raid aerei e i bombardamenti dartiglieria che dalla mezzanotte di martedì accompagnano lavanzata dei tank nella fascia centrale della Striscia hanno fatto almeno altre dieci vittime portando il bilancio totale della giornata di combattimenti a 23 morti.
La nuova offensiva indigna il presidente dellAutorità nazionale palestinese Abu Mazen che in una telefonata con Condoleezza Rice minaccia di dimettersi e abbandonare per sempre i territori palestinesi. La dura reazione del presidente è arrivata dopo la richiesta del segretario di Stato americano di collaborare per ottenere la liberazione del caporale israeliano prigioniero di Hamas. Raggiunto dalla telefonata durante un incontro in Giordania con il sovrano hashemita, il presidente ha risposto di non aver più alcuna autorità e di pensare alle dimissioni e allesilio allestero. Ieri il presidente ha nuovamente puntato il dito contro Israele accusandolo di unescalation militare che colpisce sempre più spesso i civili e aumenta le sofferenze della popolazione. «La situazione è sempre più difficile - ha detto il presidente annunciando un nuovo appello al segretario generale dellOnu Kofi Annan -, gli israeliani colpiscono i civili e le infrastrutture dellAutorità palestinese».
Il colpo contro il palazzo di Gaza è stato il primo riuscito tentativo dellintelligence israeliana di rompere la cortina di silenzio e omertà che da quattro anni circonda Mohammed Deif.
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