Raid a scuola: scritte naziste sui muri

Se non fosse stato per le merendine divorate e qualche errore nelle scritte, «hi» al posto di «heil», quasi quasi si sarebbe potuto pensare a veri naziskin. Ma poi i graffiti «siete dei babbi» e «questa scuola fa schifo» conferma che l’incursione alle elementari Manara è stata sicuramente portata a termine da ex allievi della scuola di via Fratelli Zoia 10. Che hanno echeggiato qua e là qualche accostamento considerato trasgressivo, quindi «da grandi».
La scoperta del raid è stata fatta l’altra sera dalla custode dell’istituto comprensivo statale Manara che tra i vari corsi di studio ha anche una scuola elementare. L’impiegata, andata in ferie il 28 dicembre, era appunto tornata l’altra sera verso le 22. Ha scoperto l’incursione e chiamato i ghisa che hanno a loro volta girato la segnalazione alla Digos.
In breve è stato accertato come gli intrusi siano entrati rompendo il vetro di una porta sul retro. Da qui, evidentemente conoscendo bene l’edificio, sono saliti al quarto piano, svuotando un primo estintore. Poi hanno saccheggiato la macchinetta distributrice di merendine e bibite, banchettando nell’aula 24. Finita la «colazione» i vandali sono passati all’aula 28, dove hanno svuotato altri due estintori e infine sono arrivati alla 27 e qui si sono decisamente sbizzarriti. I poliziotti hanno ricopiato una serie di scritte tra il politico e l’infantile. Si parte da un generico «SS» e «Hitler» per passare poi a un «hi Hitler». Da precisare che «heil» in tedesco è un saluto ossequioso, mentre «hi» in inglese è un «ciao» colloquiale. Il fondatore del nazismo ci sarebbe rimasto sicuramente malissimo. Poi altri graffiti incomprensibili come «la cu», «i 4 bro» e «quarto canino squod».

Infine, tradendo così la giovanissima età dei vandali «siete dei babbi» e «questa scuola fa schifo. Viva il Duce». Che come ben si sa, si occupava più di far arrivare i treni in orario che delle istituzioni scolastiche.

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