da Milano
Bè, questo reality non farà arrabbiare Petruccioli. Sulla carta, La sposa perfetta, sembra così innocuo da poter essere trasmesso dalla Tv dei Vescovi. Il direttore generale della Rai, pochi giorni fa, ha deciso di bandire i reality show dalla Tv pubblica. La sposa perfetta, da domani in prima serata su Raidue, è un format (importato dalla Turchia) già in cantiere da tempo. Ma fornisce le garanzie per inserirsi nella nuova scuola di pensiero dei dirigenti Rai. Il gioco, condotto da Roberta Lanfranchi e Cesare Cadeo, è presto detto: le mamme di ragazzi single devono cercare tra un gruppo di ragazze la «sposa perfetta» per il proprio figliolo. Detta così, sembra di fare un salto indietro di trentanni o di finire nella provincia più profonda. «In realtà - spiegano il direttore di Raidue Antonio Marano e Giorgo Gori, produttore della Magnolia - il programma mostra uno spaccato sociale attualissimo. Basta pensare ai giovani che restano in famiglia fino a tarda età e allinfluenza che ancora detengono le mamme sulle scelte dei figli».
Cinque madri con relativi figli vanno a caccia della brava ragazza tra 18 concorrenti scelte dalla produzione. Già nella prima serata ne vengono eliminate otto, le restanti dieci vivranno in una villa con le potenziali suocere, i maschietti spostati in una dependance. Nel solito gioco ad eliminazioni, alla fine si dovrebbe formare una «simpatia», che nella vita reale si potrebbe trasformare in una relazione sentimentale (e magari in un matrimonio).
Tornando al futuro dei reality, Marano ha ammesso che qualche errore in passato cè stato, ma ha spiegato che «è possibile trovare un linguaggio che si concilii con la Tv pubblica». Il pensiero va dritto allIsola dei famosi. Gori, produttore della Magnolia, assicura che sa già come modificarlo secondo «le nuove sensibilità», ma, se la nuova versione non dovesse essere approvata, la metterebbe sul mercato. «Il 50% dei ricavi della tv pubblica - sottolinea Gori - vengono dalla pubblicità e i reality vengono realizzati esclusivamente grazie ai proventi pubblicitari.
Raidue cerca le spose ma trepida per il futuro dellIsola
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