Torino La citazione arriva facile facile: «Siamo stati come dottor Jekyll e Mr Hyde», dice Ranieri. Robert Louis Stevenson, scrittore di Edimbugo, ringrazia. E anche il Chievo, sempre più vicino alla salvezza: «A Torino non avevo mai segnato - rivela Pellissier, cresciuto nel settore giovanile del Toro e ormai da anni bandiera dei veneti -. È una giornata che ricorderò per sempre: segnare alla Juve, battere tre volte Buffon non sono cose che capitano tutti i giorni. Non avrei mai pensato di vivere un momento come questo».
Nemmeno i tifosi della Juve a dire il vero. Che alla fine della partita hanno fischiato a lungo, consci che il sogno scudetto diventa adesso ancor meno praticabile. «Ci abbiamo messo troppo a entrare in partita - ammette Ranieri -. Nel secondo tempo siamo stati bravi, ma non abbastanza per portare a casa la posta piena. Bravo il Chievo, altro non posso dire». Poca voglia di chiacchierare e di pensare all'Inter: «Lo avevo detto e lo confermo, che senso ha pensare allo scontro diretto se poi si perdono punti prima e dopo? Ero stato facile profeta, evidentemente». Ne avrebbe fatto a meno, è chiaro: «Saranno due punti che peseranno tantissimo, ma noi lavoriamo per migliorare e per vedere a fine stagione che tipo di rendimento avremo avuto rispetto allo scorso campionato». Potrebbe essere una magra consolazione, ma altro non si può dire né fare: «Del Piero sostituito? Ho pensato fosse giusto così, tenendo la squadra larga con Giovinco e mettendo due punte di peso in mezzo all'area». «Io resto positivo - è il parere di Marchisio -. nelle prossime due partite ci giochiamo la stagione». Genoa sabato sera e Inter: non si scappa.
Dal canto suo Di Carlo si gode l'impresa: «Abbiamo giocato un primo tempo perfetto, mettendo in pratica tutto quanto preparato in settimana. Pareggiare al novantesimo a Torino non è da tutti: la salvezza si avvicina, ci crediamo ogni giorno di più».
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