Ranieri da Udine a Udine Sei mesi senza sconfitte

Chissà se durante il volo per Trieste Claudio Ranieri ci ha pensato. Lo stadio Friuli, teatro oggi della sfida che vale la finale di Coppa Italia, è l’ultimo campo dove la Roma ha perso in terra italiana 175 giorni fa. La cosa certa è che lui vuole difendere il vantaggio di due reti accumulato all’andata, ma senza stravolgere la squadra. «Valuterò tutto, ho un gran gruppo, ma niente turnover. L’Udinese ci aspetta, vuole la finale per andare in Europa. Noi stiamo bene, ma loro sono un’altra squadra rispetto all’andata, sarà una partita aperta». La sensazione è che possano riposare almeno quattro titolari di domenica, con Julio Baptista in coppia con Totti in attacco. Stop per Vucinic ma non per Riise, pure spremuto come un limone dall’inizio della stagione.
Il tecnico non vuole sentire parlare della sfida di oggi come di un ostacolo nella corsa scudetto: «Sono rimasto malissimo per l’uscita dall’Europa, anche se da lì è scaturito un fatto positivo. Mancano 5 partite alla fine della stagione e vogliamo aggiungerne un’altra, la finale di Roma. Mi sentirei male se penso che all’Olimpico giocherà l’Inter e non noi». Si parla ancora del gesto di Totti, della doppia sostituzione dei romani («ma la mossa giusta è stata la parata di Julio Sergio...») e qualcuno anche della fortuna della Roma. «Mai visto un vincente non fortunato, uno sfigato non vince mai niente», la battuta di Ranieri.
Intanto Totti parla a tutto campo in un’intervista a Le Iene Show in onda stasera. Prima racconta un episodio accaduto durante il derby: «Stavo ancora sotto la doccia, ho sentito un boato e ho pensato che avessimo pareggiato, invece è venuto il magazziniere e mi ha detto del rigore per la Lazio. Non sapevo se uscire perché un po’ di scaramanzia te la porti dentro. Quando ho saputo che Julio Sergio lo ha parato, mi sono sbrigato a vestirmi, poi mentre stavo per uscire è arrivato il rigore per la Roma e sono rimasto dentro perché ho detto "Non si sa mai"». Nella corsa con l’Inter dice ridendo: «Lo scudetto? Lo vincono loro...». Poi una battuta su Cassano, suo prossimo avversario: «Domenica deve stare buono, lui è un giocatore che può fare la differenza quando vuole, ha numeri eccezionali, sperando che li lasci a Genova». Preferisce Ranieri a Mou, ma nel confronto con Capello è diplomatico: «Sono diversi, Capello però ha vinto lo scudetto a Roma, Ranieri vediamo».

Infine tra la Sensi e Moretti sceglie il suo presidente «perchè ho un rapporto eccezionale e ha fatto grande la squadra». Juan al sito brasiliano Globoesporte parla di Lazio-Inter del 2 maggio: «Se i "cugini" vinceranno, meglio per noi, ma di sicuro non tiferemo per loro».

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