Cronache

Rapallo, Campodonico conquista i Pensionati

«Il Partito Pensionati è uno solo e sostiene Mentore Campodonico sindaco di Rapallo». Lo ribadisce con forza Mauro Emilio Rossi, neo segretario regionale del partito che si presenta a Rapallo per la prima volta. Delle problematiche ruentine Rossi poco s'intende, ma esprime la piena fiducia dei suoi alla «persona perbene» voluta da Fi, Lega, An, Udc, Lista Biasotti, Il Gabbiano, Noi per Rapallo e Rea Palus. «Sono venuto per chiarire la nostra posizione che è in linea con le direttive nazionali - insiste Rossi -. Perché è difficile orientarsi nella molteplicità di liste di pensionati sorte di recente e più note come liste-civetta. Noi sosteniamo il centro destra e quindi Campodonico». Rossi ha sostituito Giacomo Bertone che mentre a Rapallo stringeva la mano alla Cdl, alle primarie di Genova sosteneva la candidatura di Marta Vincenzi: «Un'iniziativa assolutamente personale, che esula da quanto stabilito - incalza il segretario -. L'appoggio al governo Prodi è stato un errore e lo dimostrano le promesse mai mantenute dall'attuale maggioranza». Con lui il capolista rapallese Cherubino Adriano Caradonna, 52 anni e un'esperienza politica che risale a vent'anni fa. «Sostengo Mentore perché è capace e dà fiducia. La nostra lista, quasi completa, è composta in buona parte da donne e nessuna è pensionata. L'età media è intorno ai 40-45 anni e va a coprire un po' tutte le professioni». Il programma di Campodonico gli calza a pennello: «Hanno insistito molto sull'aspetto sociale trascurato dalla precedente amministrazione - spiega il candidato sindaco -. Abbiamo recepito da loro una serie d'istanze sul potenziamento dell'assistenza domiciliare, organizzazione razionale del centro diurno, attenzione all'aspetto culturale e rivalorizzazione dell'Accademia Culturale che avrà come sede Villa Queirolo». Campodonico non trascura la questione dei pannelli fonoassorbenti da realizzare in collaborazione con la società Autostrade, «un'esigenza avvertita da moltissimi cittadini», e la necessità di incrementare le fonti alternative di energia «per cui sono previsti contributi nazionale ed europei. Perderli sarebbe deplorevole». Da Caradonna la richiesta di un piccolo polo sanitario che soddisfi le urgenze più banali. Che Campodonico aggancia al valore aggiunto del suo programma, quell'attenzione a volontariato e associazionismo che valgono la creazione d'un assessorato ad hoc. Poi il capitolo lunghissimo sulla sicurezza e i vigili di quartiere, «perché non abbiamo bisogno di opere eclatanti - conclude Caradonna - ma di concretezza nel quotidiano, di bisogni soddisfatti, di garanzie sui piccoli problemi di ogni giorno.

È Mentore Campodonico questo lo ha capito bene».

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